A ridosso delle vie di comunicazione sorsero dei castelli.
I castelli possono essere fondamentalmente distinti in due categorie: quelli di “prima generazione”, che sorgono in epoca tardoantica e altomedievale, e quelli di “seconda generazione” databili tra il XII e XV secolo. I primi sorsero lungo le grandi direttive di traffico, nate soprattutto per uso militare mentre diverso è il discorso per i secondi, che sorsero in maniera più capillare sul territorio senza necessariamente rapportarsi alle vie di traffico.
Lungo la fascia della pianura, e con un tragitto da ovest verso est, troviamo due importanti strade: la via Postumia e la via Annia.
La via Postumia, che fu costruita nel 148 a.C. dal console Spurio Postumio Albino, partiva da Genova e attraversava tutta la Gallia Cisalpina fino ad Aquileia.
Le vie dell’altomedioevo: La via Postumia – la Stradalta
La via Annia era la via consolare più importante: collegava Aquileia con Roma e deve il nome al pretore T. Annius Cuscus. Fu costruita intorno alla metà del II secolo a.C. ed è descritta dalla Tabula, dall’itinerarium Antonini e dall’Itinerarium Burdigalese.
Le vie dell’altomedioevo: La via Annia
Un’altra strada sempre citata dalla Tabula Peutingeriana e dagli Itinerarium è quella che collegava Aquileia con Lubjana (Emona).
Le vie dell’altomedioevo: da Aquileia a Julia Emona.
Tra Ravenna e Aquileia, accanto ai percorsi stradali, si sviluppò fin dai tempi antichi un sistema di comunicazione che sfruttava le rotte fluviali e lagunari
Le vie dell’altomedioevo: la rotta per l’Istria.
Da Forum Iulii partiva anche una strada di collegamento alla via che univa Aquileia a Iulia Emona
Le vie dell’altomedioevo: da Aquileia a Forum Iulii
Fin da tempi antichissimi, lungo le principali valli alpine si sono spontaneamente sviluppati itinerari che permettevano di attraversare le aree montane seguendo percorsi più agevoli con pendenze e asperità minori.
Le vie dell’altomedioevo: lungo le valli dei fiumi Idria e Isonzo
Le vie dell’altomedioevo: da Lubiana lungo il fiume Sava
La strada romana che da Aquileia portava al Norico, convenzionalmente denominata "via Iulia Augusta", seguiva un percorso già frequentato e conosciuto fin dalla preistoria
Le vie dell’altomedioevo: la via Iulia Augusta per il Norico
Esisteva un'importante viabilità secondaria: nella zona compresa tra la confluenza del fiume Fella con il fiume Tagliamento e Spilimbergo
Le vie dell’altomedioevo: le vie da Concordia per il Norico
Esisteva un’importante viabilità secondaria: nella zona compresa tra la confluenza del fiume Fella con il fiume Tagliamento e Spilimbergo
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La “via diretta per il Norico” era l’asse portante di un complesso sistema viario molto antico che attraversava le Alpi nel settore orientale
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Fin da tempi antichissimi, lungo le principali valli alpine si sono spontaneamente sviluppati itinerari che permettevano di attraversare le aree montane seguendo percorsi più agevoli con pendenze e asperità minori.
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Virinum, che fu capoluogo della provincia del Noricum, era collegata a Emona attraverso una strada secondaria
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Da Forum Iulii partiva anche una strada di collegamento alla via che univa Aquileia a Iulia Emona (Lubiana)
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