Il colle di Osoppo come un punto cardine del sistema difensivo
Il colle di Osoppo è sempre stato un punto cardine del sistema difensivo.
Il colle è posto a nord dell’abitato omonimo, che si erge di 120 m. sulla piana circostante, e garantisce un ampio panorama sul Campo d’Osoppo, sulle colline dell’anfiteatro morenico e sui primi rilievi delle Prealpi Giulie e Carniche.
In età preromana e romana il territorio di Osoppo vedeva il collegamento di vie importanti: le vie sul Tagliamento, tra cui la via germanica, che poco più avanti si univa con le via Iulia Augusta. Esisteva anche un guado sul Tagliamento.
Alcune monete testimoniano i contatti con la cultura venetica mentre le anfore, la ceramica a vernice nera, etc. dimostrano come la zona fu raggiunta dai commerci romani fin dal II sec. a.C. Inoltre ci sono dei resti di edifici ad uso residenziale che risalgono al II – I sec. a.C.
Antico insediamento celtico, poi oppidum romano, Osoppo viene documentato nell’anno 550 circa da Venanzio Fortunato: “Per rupes Osope tuas quo lambitur undis“.
Paolo Diacono racconta che nel 610 gli Avari, vinta la resistenza del duca Gisulfo, assediavano la rocca. Sono stati individuati resti di edifici del V sec. e tombe del VI e VII sec.
Saccheggiato e devastato dagli Ungari nel 902, il castello è stato donato nel 1094 all’Abbazia di Sesto.
Il 16 gennaio 1094 nella chiesa di Santa Maria al Monastero di Sesto, gli abitanti di Osoppo donarono il Mazo coi Longobardi e ogni loro avere nel Contado del Friuli.
E’ interssante sottolineare che, benchè fosse tutto sotto il Patriarcato di Aquileia, esisteva ancora la denominazione Contado del Friuli. Inoltre, appare evidente che esistesse un rudere di origine Longobarda. Inoltre esisteva la possibilità di scegliere sotto quale legge vivere.
La facile difendibilità dell’alto zoccolo roccioso (rupes Osopi, ricordate da Paolino d’Aquileia, 799) caratterizza la storia del luogo fino ai giorni nostri: i più antichi signori (sec. XII – XIV) si distinsero per le loro ribalderie, talvolta d’intesa col conte di Gorizia (1318). Concesso nel 1255 dal patriarca Gregorio di Montelongo, in feudo d’abitanza, a Cono d’Osoppo, il maniero passa il 25 luglio 1328, per volere del patriarca Pagano della Torre, a Federico di Savorgnano, del ramo che di qui si denominò “del Monte”.
Tristano di Savorgnan, privatone come nemico dal patriarca Ludovico di Teck (1419), riottenne il riconoscimento l’anno dopo da Venezia, la quale munì ancor meglio la fortezza.
Il fortilizio divenne punto nevralgico della difesa dello stato di terra e fu strenuamente difeso da Girolamo Savorgnan nel 1514.
Occupato dai francesi nel 1797, è tra il 1809 ed il 1814 e nel 1848 ancora protagonista di rilevanti fatti d’arme.
Localizzazione del Rupes Osopi. Clicca sull’immagine per ingrandire.
Francesco di Manzano. Annali del Friuli. Volume 2. 1858
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