La posta razzo di Zucker e il successo del razzo “Italia”

La posta razzo di Zucker e il successo del razzo “Italia”

Il tedesco Gerhard Zucker finanziò le sue idee con un servizio di posta a razzo per il quale la corrispondenza doveva essere affrancata dalle apposite etichette come sovraprezzo

#GerhardZucker, #razzo, #Trieste



Argomenti trattati

Gerhard Zucker e i suoi razzi postali

   La posta-razzo

   I razzi Gerhard Zucker

   Il razzo di Zucker utilizzato nella città di Harris

   La tappa triestina di Zucker

   Il ritorno di Zucker in Gran Bretagna

   L’arresto di Zucker



La posta-razzo

Agli inizi degli anni ’30 molti appassionati si dedicavano allo studio dei razzi. Essendo una attività costosa, oltre ad associarsi, molti appassionati si fecero finanziare dall’esercito. Uno fra tutti ricordiamo Wernher von Braun che, il 1° novembre 1932, firmò un contratto con la Reichswehr per condurre ricerche per sviluppare razzi militari. Altri appassionati ritenevano che i razzi potevano essere utilizzati per un uso civile, quale la posta-razzo. In questo caso finanziavano le proprie idee facendo dimostrazioni pubbliche come lanciare la posta da un punto all’altro.

I razzi Gerhard Zucker

Anche il tedesco Gerhard Zucker, tra il 1933 ed il 1934, finanziò le sue idee con un servizio di posta a razzo, per il quale la corrispondenza doveva essere affrancata dalle apposite etichette come sovraprezzo.

Durante il 1933 iniziò a girare la Germania per presentare il suo stupefacente “razzo operativo riutilizzabile di 5 metri di lunghezza, 360 chilogrammi di peso, in grado di volare per 400 chilometri ad un’altitudine di 1000 metri e ad una velocità di 1 chilometro al secondo e capace di ritornare al punto di partenza dopo aver rilasciato un carico o aver effettuato fotografie ricognitive”.

Zucker si fece conoscere mostrando il suo razzo

Zucker si fece conoscere mostrando il suo razzo, vendendo i biglietti per assistere ai lanci e vendendo bolli postali fraudolenti da applicare alla posta che doveva essere lanciata.

Un razzo dell'ingegnere tedesco, Gerhard Zucker, sta decollando perfettamente vicino a Duhnen

Un volo fallito. Un razzo dell'ingegnere tedesco, Gerhard Zucker, sta decollando perfettamente vicino a Duhnen, ma è salito solo a un'altezza di 60 metri, e poi si è schiantato nell'oceano”. Immagine riportata dal Journal News del 22 aprile 1933.

Nel corso del 1934, il pirotecnico ingegnere prese a girare l’Europa per piazzare il suo prodotto.

Quello stesso anno, Zucker si trasferì in Gran Bretagna dove, in maggio, espose il suo razzo alla London Air Post Exhibition. Il fotografo Robert Hartman e la filatelica Signora Dombrowski fiutarono l’affare ed idearono il modo per ottenere migliaia di sterline dalla vendita della corrispondenza trasportata dal razzo di Zucker.

Gerhard Zucker fece notare che ci sarebbero stati problemi a replicare i brillanti esperimenti effettuati in Germania perché i nazisti avevano vietato il trasporto al di fuori dei confini della Germania del propellente speciale indispensabile all’azionamento del razzo e perché la rampa di lancio aveva necessità di un olio lubrificante tedesco dalla formulazione segretissima. La Signora Dombrowski si dichiarò addirittura disposta a recarsi in Germania per procurarsi tutto ciò che fosse indispensabile per la realizzazione del progetto nascondendo la merce all’interno delle sue cappelliere.

Davanti a tanta tenacia ed abnegazione, con brillante improvvisazione, Zucker riuscì a costruire un modello più piccolo del suo razzo usando materiali sostitutivi (incluso del burro come lubrificante).

Il razzo di Zucker utilizzato nella città di Harris

Il 6 giugno del 1934, di primo mattino, Gerhard Zucker, la signora Dombrowski, un giornalista, un fotografo del London Daily Express, un editore di una rivista filatelica ed Hartman si riunirono su una collina del Sussex. Dopo un primo lancio senza carico coronato da successo, vennero effettuati due lanci con i razzi carichi di corrispondenza. Gli osservatori videro i razzi sollevarsi nel cielo fino ad una altezza di 800 metri.

Il passo successivo era quello di cercare di impressionare i dirigenti della Royal Mail sulle potenzialità della posta a mezzo razzo espresso. Zucker annunciò un volo dimostrativo di 1600 metri tra la città di Harris e l’isola di Scarp. Il razzo venne imbottito con 1200 lettere pre-affrancate e altamente redditizie. I funzionari governativi assistettero il 31 luglio 1934 all’esperimento ma il razzo esplose sparpagliando il carico su tutta la spiaggia.


Schema del razzo di Zucker

Schema del razzo di Zucker utilizzato nella città di Harris. Clicca sull’immagine per ingrandire

 

FULMINI LONDRA . —I razzi che trasportano la posta sono la chiave per i servizi postali del futuro, secondo Herr Gerhard Zuctfer, pirotecnico tedesco, che ora sta sperimentando in questo paese. La fortuna finora non è stata con lui. Un recente tentativo di spedire una posta di 4.800 lettere tra le isole di Lewis e Scarpa, a un miglio e mezzo di distanza, nelle Ebridi Esterne, si è concluso con un'esplosione sconvolgente e gli è quasi costato la vita. Ma il signor Zucker rimane imperterrito. Questo mese, nell'Isola di Wight, cercherà di inviare lettere da lì alla terraferma. Il suo apparato è costituito da una cartuccia di alluminio, azionata da un razzo. Viene sparato da una rastrelliera di lancio, che determina la direzione e la traiettoria. Quando il razzo esaurisce la sua energia, un paracadute farà galleggiare il sacco della posta a terra. (Daily Illini, 3 ottobre 1934)

La tappa triestina di Zucker

Anche l’Olanda, il Belgio, la Svizzera furono teatro delle sue mirabolanti imprese ed anche l’Italia non volle sottrarsi alla novità. La prima tappa italiana fu Trieste.

Annuncio sulla stampa italiana dell’arrivo dell’ing. Zucker

Annuncio sulla stampa italiana dell’arrivo dell’ing. Zucker (La Stampa della Sera 1 ottobre 1934)

Lettera viaggiata sul razzo dell’esperimento di posta razzo avvenuto a Trieste.

Lettera viaggiata sul razzo dell’esperimento di posta razzo avvenuto a Trieste. Si trovano buste dirette in Germania affrancate con soli 10 centesimi, invece che 25. Evidentemente l’errore fu tollerato.

Zucker, per il primo esperimento di posta razzo in Italia, fece preparare due erinnofili triangolari speciali (tiratura 4000 esemplari ciascuno) la cui vendita costituì il corrispettivo richiesto dall’ingegnere tedesco per il volo del razzo. Per il trasporto via “RAZZO ESPRESSO” veniva richiesta una piccola sovrattassa di 5 e 7,70 lire segnalata nell’apposita fascetta, quando la normale affrancatura era di 10 centesimi (25 per l’estero). L’esperimento si svolse il 31 ottobre 1934 e fu coronato da successo. Il razzo venne chiamato “ITALIA” e fu lanciato dal Monte Castiglione (Zaule), vicino a Trieste, verso la valle di San Servolo. Coprì una distanza di circa 4 km con esito positivo. Dopo l’atterraggio la corrispondenza fu inoltrata a destinazione attraverso i normali canali postali. Furono trasportate 1600 tra cartoline e buste, per la gran parte dirette in Germania ad “indirizzi filatelici” di comodo.

Le missive erano state inviate, in buona parte, da filatelici che inviarono le lettere a loro stessi attendendosi un aumento di valore di quelle buste “affrancate e viaggiate” in quel modo tanto singolare.

Il ritorno di Zucker in Gran Bretagna

Al termine della tournee europea, Zucker fece ritorno in Gran Bretagna.

Gli inglesi, che poco tolleravano le speculazioni dell’ingegnere, lo accusarono di essere una “minaccia per il Servizio Postale Nazionale e per la sicurezza del Paese” e lo rispedirono in Germania.

Ritaglio del Daily Telegraph, dicembre 1934. Il 19 dicembre il tentavo fallì. Il razzo non raggiunse nemmeno il mare ma si conficcò nel terreno. Zucker si affretto a recuperare la corrispondenza e a recapitarla attraverso i soliti canali. Secondo Zucker il vento fu la causa del fallimento della prova. The Daily News, 20 dicembre 1934

L’arresto di Zucker

Appena rientrato in patria, Zucker fu arrestato per sospetto collaborazionismo con gli inglesi ma l’arresto venne commutato in un ricovero coatto presso una casa di cura a patto che la smettesse coi suoi esperimenti.

Alla fine della seconda guerra mondiale, spostatosi a pochi chilometri di distanza dalla sua città natale, iniziò l’attività di vendita di mobili e contemporaneamente riprese i suoi esperimenti sui razzi. Uno studente rimase ucciso a Braunlage nel 1964 nel corso di uno di questi esperimenti cosa che portò il governo tedesco a bandire i lanci di razzi non militari oltre i 100 metri di altezza su tutto il territorio nazionale. Ciò nonostante Zucker riprese di nascosto i lanci di corrispondenza via razzo espresso.

Un resto di circa 500 cartoline umoristiche non furono sparate nel 1959. Vennero sparate successivamente nel 1967. La cartolina è stata autografata da Zucker.

 

 

 

 

Gerhard Zucker, il genio deflagrante

 

 

 



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