Trieste, forte della sua storia e della sua capacità di essere multietnica, è in grado di rinnovarsi?
Seguendo le attività dell'Associazione Luoghi Comuni, BIOSOST seguirà, per quanto possibile la transizione di Trieste verso la sostenibilità rispettando il proprio territorio e la propria storia.
Ci sarà un recupero delle zone dismesse guardando la sostenibilità e la partecipazione civile?
(#portovecchio, #trieste, #rigenerazioneurbana)
Argomento di importanza cittadina.
Il Porto Vecchio di Trieste, con i suoi 66 ettari di superficie complessiva (l'equivalente a quasi 100 campi da calcio), è un'imponente testimonianza del passato marittimo della città. Situato tra il Canale di Ponte Rosso e Barcola, questo complesso portuale racchiude cinque moli, 3100 metri di banchine e 23 edifici storici, tra hangar e magazzini. Protetto da una diga foranea e collegato alla storica ferrovia del 1857, il Porto Vecchio rappresenta un vero e proprio gioiello di archeologia industriale.
In fase di rinnovamento, riuscirà ad essere un esempio di rigenerazione urbana?
L’amministrazione pubblica riuscirà a coinvolgere la cittadinanza nell’ottica di una visione moderna di città?
Riuscirà l’Associazione Luoghi Comuni a rompere quel muro determinato dal credo politico per un bene comune per la città?
Trieste e il Porto Vecchio: Un Futuro da Costruire Insieme
Rigenerazione Urbana per il Porto Vecchio: Cittadinanza in Secondo Piano
La necessità di un coinvolgimento attivo della comunità per la rigenerazione del Porto Vecchio.
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L'Impegno di Luoghi Comuni per una Città Dinamica e Innovativa
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