Ottone II succede a suo padre nel 973.

Ottone II succede a suo padre nel 973. Il conflitto con Enrico II il Litigioso. La nascita del Ducato di Carinzia.

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Argomenti trattati

Imperatori del Sacro Romano Impero: Ottone II

   Introduzione

   I primi anni di Ottone II

   L’imperatore Ottone II



Introduzione

Il Sacro Romano Impero ebbe una forte influenza nella regione dell’attuale Friuli Venezia Giulia in quanto il legame con i popoli germanici era molto forte.

Gli imperatori del Sacro Romano Impero si sono susseguiti da una epoca all’altra, passando da Carlo Magno fino a Francesco II d'Asburgo-Lorena. Il loro titolo esatto era, in latino, Romanorum Imperator (Imperatore dei Romani), mentre in tedesco era Römischer Kaiser (Imperatore Romano)

Gli Imperatori, prima di essere formalmente incoronati, normalmente a Roma e per mano del papa, erano conosciuti come re dei Romani.

Tra l’888 e il 962 ci fu il periodo dell’anarchia feudale.

Dopo un lungo periodo di crisi, nel X secolo gradualmente rinacque l’Impero. Nel 919 infatti i feudatari tedeschi elessero il duca di Sassonia Enrico come re di Germania, smisero di combattersi fra loro e concentrarono le loro energie nel tentativo di fermare le scorrerie dei popoli nomadi nei territori orientali del regno. Nel 955 Ottone I, figlio di Enrico, sconfisse gli Ungari nella battaglia di Lechfeld, liberando definitivamente l’Europa dalle loro scorrerie. Grazie al prestigio acquisito in guerra, nel 962 Ottone I fu incoronato imperatore a Roma dal papa. L’Impero era rinato, però aveva un’estensione molto diversa dal precedente: l’autorità dell’imperatore infatti si estendeva solamente al Regno di Germania e a una parte dell’Italia; per questo venne chiamato Sacro romano Impero germanico.

La politica di Ottone I era di limitare il potere dei signori locali, sia laici sia ecclesiastici, e creare una monarchia forte.

Quando Ottone il Grande morì il 7 maggio 973, il disegno per una sicura successione era stata preparata da tempo.

Ottone II di Sassonia fu un sovrano che ereditò dal padre Ottone I il Grande il titolo di imperatore del Sacro Romano Impero, re di Germania e re d'Italia. Nato nel 955, fu educato alla cultura classica e religiosa, e fu associato al trono imperiale già da bambino. Nel 967, a soli dodici anni, fu incoronato a Roma da papa Giovanni XIII, insieme alla sua sposa Teofano, nipote dell'imperatore bizantino.

Ottone II dovette affrontare diverse sfide durante il suo regno, tra cui le ribellioni dei duchi di Baviera e Lorena, le invasioni dei Magiari e degli Slavi, e i conflitti con i Saraceni e i Bizantini nell'Italia meridionale. Morì a Roma nel 983, a soli ventotto anni, lasciando il trono al suo figlio omonimo, Ottone III, che aveva appena tre anni.

Ottone II fu l'unico sovrano tedesco a essere sepolto nella città eterna, dove riposa nelle grotte vaticane.

L’epoca di Ottone I di Sassonia. (azzurro) Imperatori dei romani, (blu) Re d’Italia, (giallo) papa in carica, (rosso) margravio di Verona, (arancione) patriarchi di Aquileia. Clicca sull’immagine per ingrandire

I primi anni di Ottone II di Sassonia

Ottone II di Sassonia (Sassonia, 955 circa – Roma, 7 dicembre 983) fu re dei Franchi Orientali dal 961 alla morte, re degli Italici dal 980 alla morte e Imperatore Romano dal 973 alla morte.

Ottone II era il figlio del re dei Franchi Orientali Ottone I e della sua seconda moglie Adelaide di Borgogna.

All'età di sei anni fu elevato a co-re da suo padre nell'Hoftag di Worms nel maggio 961 mentre era in corso l'allestimento per una campagna in Italia e fu incoronato ad Aquisgrana. 

Dopo la sua incoronazione imperiale, Ottone il Grande dovette chiarire i suoi rapporti con il più antico Impero bizantino. Ottone I mirava a conquistare le zone a sud di Roma ma queste vedevano la sovranità di Bisanzio.

In ogni caso l'imperatore bizantino voleva impegnarsi a trovare la pace ed Ottone sperava ad un legame matrimoniale tra suo figlio e una principessa bizantina. Allo scopo   Giovanni XIII elevò Ottone II a co-imperatore il 25 dicembre 967.

Il matrimonio avrebbe dovuto fungere da catalizzatore per chiarire le questioni aperte ma fu solo dopo l’assassinio di Niceforo II che il nuovo imperatore Giovanni I Zimisce  rispose al corteggiamento degli ottoniani e inviò a Roma sua nipote Teofano. Nel 972, subito dopo il matrimonio, fu incoronata imperatrice dal papa il 14 aprile. Ottone II, in qualità di co-imperatore, assegnò alla moglie grandi possedimenti tra cui la contea di Istria. Il matrimonio di Ottone II con Teofano alleviò i conflitti nell'Italia meridionale.

La tavoletta d'avorio donata probabilmente da Giovanni Filagato sottolinea l'uguaglianza gerarchica tra Ottone e Teofano. Essi indossano abiti greci e ricevono le loro corone dalle mani di Cristo. Dalla cerimonia Teofano uscì non soltanto sposa, ma anche imperatrice. Ricevette infatti insieme al marito il sacramentale dell’incoronazione: in caso di morte del consorte o minore età dell’erede, sarebbe stata lei a reggere l’impero, in quanto coimperatrix augusta.

 

La partenza di Ottone II per l'Italia e la morte di della regina Matilde crearono un vuoto di potere in Sassonia.

Anche dopo l'incoronazione imperiale, Ottone rimase l'ombra di suo padre e gli fu negata una quota di autonomia. A differenza del fratellastro maggiore Liudolfo, che ricevette il ducato di Svevia nel 950, Ottone non ricevette una propria giurisdizione da parte del padre dopo la maggiore età. 

 

L’imperatore Ottone II

Quando Ottone il Grande morì il 7 maggio 973, il disegno per una sicura successione era stata preparata da tempo. Ottone II era re da dodici anni e imperatore da più di cinque. 

La rivolta

Anche se la transizione di potere di padre in figlio era andata liscia in superficie, la futura distribuzione del potere doveva essere nuovamente decisa. I problemi dagli anni 963 al 972 non erano stati risolti alla morte di suo padre: l'opposizione alla fondazione di vescovadi sulla frontiera orientale sotto Ottone il Grande persisteva nella nobiltà sassone.

Un anno dopo la morte dell'imperatore Ottone I, Crescenzio dei Crescenzi (detto "Crescenzio II") e parente di Giovanni XIII - approfittando del fatto che il nuovo imperatore Ottone II era impegnato a sedare turbolenze interne in Germania, fomentò un'insurrezione a Roma che portò alla cattura e all'imprigionamento in Castel Sant'Angelo di Papa Benedetto VI che fu poco dopo assassinato. Venne nominato papa Bonifacio VII (antipapa).

Non bisogna dimenticare che Ottone I aveva promulgato il Privilegium Othonis, un documento in cui l’imperatore venne a proclamarsi come garante dell’indipendenza papale oltre che naturalmente dell’elezione degli stessi papi, i quali avrebbero avuto una sorta di approvazione imperiale.

Ottone II non gradì quest'imposizione aristocratica e inviò una persona di fiducia a Roma per far rilasciare  Papa Benedetto. Crescenzio II e Bonifacio, sapendo che Siccone, una volta giunto a Roma, avrebbe liberato Benedetto, lo fecero strangolare

Il conflitto con Enrico II il Litigioso

Ottone I aveva assegnato la Baviera a Enrico I suo fratello.

Nel 952, Ottone I decise di annettere la Marca di Verona e Aquileia al ducato di Baviera di conseguenza Enrico I di Baviera venne nominato margravio di Verona.

Alla morte di Enrico I, venne nominato margravio di Verona suo figlio Enrico di 4 anni. Governò sotto la tutela di sua madre e solo alla fine degli anni ’60 assunse il governo.

Enrico il Litigioso interpretò l'ascesa di Ottone I come duca di Svevia (figlio di Liudolfo di Svevia e di sua moglie Ida) come un attacco al suo status. Enrico II fu imprigionato.

A Ratisbona, nel luglio 976, Ottone prese decisioni di vasta portata sulla riorganizzazione dei ducati della Germania meridionale. La Baviera fu ridotta nei suoi possedimenti di quasi un terzo. Come risultato di questa misura, il ducato di Carinzia fu creato ex novo. Vedendosi private delle contee di Verona e del Friuli, i duchi bavaresi persero anche la loro notevole influenza nell'Italia settentrionale e sulla politica regia italiana. 

Il ducato di Carinzia intorno all'anno 1000, comprendente anche la Marca di Verona. Clicca sull’immagine per ingrandire

Venne nominato duca di Carinzia il luitpoldingio Enrico III, detto il Giovane, figlio del duca Bertoldo di Baviera e Biltrude.

 Il nuovo ducato di Carinzia fu dato al nipote della stirpe salica Ottone di Worms: in Baviera e Carinzia c'erano ora duchi che non avevano una propria base di potere propria nei loro territori da loro affidati.

La Baviera, tuttavia, rimase una zona lontana dall'influenza reale anche sotto Ottone

La politica in Italia

Dopo che Ottone II ebbe consolidato il suo dominio a nord delle Alpi, e dopo la nascita dell'erede al trono, l'Italia divenne il centro dell'attenzione. Nel 979, la posizione di papa Benedetto VII fu minacciata ed egli dovette ritirarsi da Roma e a chiedere aiuto all'imperatore. 

Ottone arrivò a Roma verso l'inizio della Quaresima (9 febbraio 981) e qui, senza difficoltà, riuscì a riportare papa Benedetto VII a Roma, mentre l'antipapa fuggì a Bisanzio. 

Nella sua politica imperiale e italiana, Ottone andò oltre i sentieri percorsi da suo padre. La sua idea imperiale non era basata solo sul dominio dentro e su Roma o sulla cooperazione con il papato, ma mirava al dominio illimitato su tutta l'Italia. 

Furono riorganizzati anche i rapporti con Venezia. Il doge Pietro IV Candiano, che governava dal 959, si appoggiò a Ottone I, che a sua volta lo aveva indotto a rendergli tributo in cambio dell'accesso ai beni ecclesiastici della sua zona. Ma dopo l'assassinio di Pietro nell'agosto del 976, Venezia fu governata da diversi gruppi di potere.

Quando la dinastia dei Coloprini, ancora fedele a Ottone II, entrò in conflitto con i filobizantini Morosini e Orseolo, si rivolsero a Ottone. Nonostante i quasi 170 anni di accordo amichevole, Ottone impose diversi blocchi commerciali contro la repubblica insulare. Mentre il primo blocco ordinato nel gennaio o febbraio 981 - cioè subito dopo il suo arrivo in Italia - non ebbe quasi alcun effetto, la seconda, imposta nel luglio 983, inflisse a Venezia notevoli danni e divise le famiglie dirigenti della repubblica.

La morte di Ottone II

Il 7 dicembre 983 moriva prematuramente a Roma, a soli ventotto anni di vita, Ottone II, al quale fu probabilmente fatale una dose eccessiva di aloe, che gli era stata somministrata come rimedio medicale a disturbi di natura gastro-intestinale.

 

 

Bibliografia

Ottone II nel Paradisus della basilica vaticana: una sepoltura imperiale di eccezione nella Roma del secolo X, Bullettino dell’istituto storico italiano per il medioevo, 123, 2021

“Imperatori del Sacro Romano Impero: Ottone I” e suoi riferimenti



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