Le Avventure dell'Umanità nel Film di Fantascienza di H.G. Wells

La vita futura

Una guerra fratricida e una terribile pestilenza hanno decimato il genere umano. Dopo aver riunito il mondo sotto un'unica bandiera ecco che l'uomo vuole partire per la Luna, primo passo per la conquista dell'universo.

#fantascienza, #cinema

La vita futura (Things to Come) è un film del 1936 diretto da William Cameron Menzies.

Si tratta di un film di fantascienza, prodotto da Alexander Korda, liberamente tratto dal romanzo di H. G. Wells “The Shape of Things to Come” (1933), il quale ebbe un grado di supervisione su ogni aspetto del film.

"La vita futura" è un'epica avventura che ci conduce attraverso un secolo di storia, dalle macerie di una guerra mondiale alla conquista dello spazio. Il film di William Cameron Menzies, ispirato al romanzo di H.G. Wells, anticipa molte delle sfide e delle conquiste che l'umanità avrebbe affrontato nel XX secolo. Il viaggio verso la Luna rappresenta non solo un traguardo scientifico, ma anche un simbolo della capacità dell'uomo di superare ogni limite.

La storia

La storia di “La vita futura” si svolge nell’arco di 100 anni. Dopo essere stata semidistrutta da un conflitto mondiale, l’umanità è ridotta a vivere in uno stato semifeudale. Alle rivalità tra fazioni si aggiungono la mancanza di fonti di energia e le malattie, tra cui la spaventosa “morte che cammina”, una pestilenza che costringe chi colpisce a camminare in uno stato di incoscienza fino alla morte.

A Metropolia, Rudolph ha preso il potere e intende combattere i suoi rivali ripristinando gli aeroplani come macchine da guerra. Per questo, ordina al tecnico Gordon di lavorare incessantemente. Un giorno, nella città atterra con un aereo John Cabal, uno scienziato sopravvissuto. In nome della fratellanza universale e della legge dell’Unione Mondiale, Cabal vuole porre fine al terrore e alle guerre. Tuttavia, il suo messaggio di pace non viene ascoltato, e la città subisce l’invasione delle forze della Legge, che utilizzano aeroplani, paracadutisti e un gas che provoca il sonno dei nemici.

Gli anni passano e la guerra sembra debellata. Tuttavia, contro gli scienziati che, in nome del progresso, stanno organizzando una spedizione sulla Luna, esistono ancora forti resistenze. Alcuni preferiscono una vita semplice, breve e felice, piuttosto che affrontare il rischio di nuove avventure. La tensione tra progresso e tradizione continua a plasmare il destino dell’umanità, mentre si avvicina una nuova era di esplorazione e scoperta.

Il film è diviso in tre parti: la prima, ambientata nel 1940, vede l'inizio della seconda guerra mondiale in Polonia, una guerra futura globale che continua per decenni; la seconda, ambientata nel 1970, tratta di una comunità ridotta dalla guerra al tribalismo fino all'arrivo di un misterioso "aviatore", che annuncia che è iniziata una nuova era di "legge e sanità mentale" e seda i signori della guerra locali con "Peace Gas", dando inizio a una Pax Aeronautica ; e il terzo è ambientato nel 2036 quando i tecnocrati al potere hanno costruito una splendente Utopia bianca e si sta tentando di sparare un proiettile nello spazio con un equipaggio umano, utilizzando una pistola elettrica, nonostante la (vana) opposizione di "artisti" effeminati che continuano a sostenere che "ci sono alcune cose che l'uomo non dovrebbe sapere".

La vita futura è un film del 1936 diretto da William Cameron Menzies con Raymond Massey e Edward Chapman. In Italia è stato distribuito una prima volta nel 1937

 

La convinzione di Wells che il futuro dell'umanità fosse nelle mani di un'élite tecnocratica e il suo disprezzo per le Arti sembravano stranamente antiquati persino nel 1936, per non dire antidemocratici. Ma il dramma visivo (supportato dalla maestosa colonna sonora di Arthur Bliss), nonostante le composizioni statiche, è esaltante: gli effetti speciali erano dell'esperto di Hollywood importato Ned Mann e il regista Menzies era un grande scenografo (il più famoso per Via col vento [ 1939 ]). Things to Come è uno dei film più importanti nella storia del cinema di fantascienza per l'audacia delle sue ambizioni e per l'ardore con cui proietta il mito del volo spaziale come inizio della trascendenza dell'umanità. Wells pubblicò una versione della sceneggiatura come Things to Come ( 1935 ). 

Un film per alcuni aspetti può essere definito profetico in quanto ipotizza lo scoppio di una guerra mondiale collocandola al 1940 (anche se scoppierà nel 1939) e anticipa la figura del dittatore che promette che «la vittoria finale è ormai vicina» anche se palesemente la guerra è persa e tiene il suo popolo in una condizione di isolamento e paura.

Il film descrive un mondo ipertecnologico che farà sì che l’uomo perda il contatto con la natura vivendo un mondo del tutto artificiale.

Ovviamente alcune scelte oggi risultano discutibili ma del resto nel ’36 non si potevano ancora immaginare le basi spaziali tipo Cape Canaveral. Il modo per andare nello spazio è ancora quello proposto all’inizio del cinema: con un proiettile

Il Contesto Storico del 1936 e la Visione del Futuro in “La Vita Futura”

Il film “La vita futura” è profondamente influenzato dal contesto storico del 1936. Questo periodo era caratterizzato da tensioni politiche e sociali, con l’ombra della Grande Depressione e l’ascesa dei regimi totalitari in Europa.

Il film inizia con una guerra devastante che distrugge la civiltà, riflettendo le preoccupazioni per un imminente conflitto mondiale. La memoria della Prima Guerra Mondiale era ancora viva e c’era un crescente timore di un nuovo conflitto su scala globale. Questa paura è rappresentata nel film attraverso la distruzione e il caos che seguono la guerra.

Nonostante le paure, “La vita futura” mostra anche una visione ottimistica del futuro, con avanzamenti tecnologici e scientifici che portano a una nuova era di pace e prosperità. Questo rispecchia l’entusiasmo per le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche dell’epoca. Il film immagina un futuro in cui l’umanità utilizza la scienza e la tecnologia per superare le sue difficoltà e costruire una società migliore.

La pellicola critica i regimi dittatoriali e la loro incapacità di portare progresso e benessere. Questo è un chiaro riferimento all’ascesa di dittature in Europa, come il nazismo in Germania e il fascismo in Italia. Il film suggerisce che solo attraverso la cooperazione e la democrazia l’umanità può raggiungere un vero progresso.

Infine, “La vita futura” esprime una speranza per un futuro migliore, dove l’umanità supera le sue divisioni e lavora insieme per esplorare lo spazio e migliorare la vita sulla Terra. Questo riflette il desiderio di molti di vedere un mondo unito e pacifico dopo le devastazioni della guerra. Il film conclude con una visione utopica di un’umanità che ha imparato dai suoi errori e guarda con fiducia al futuro.

In conclusione, “La vita futura” è un film che, attraverso la sua narrazione e le sue immagini, riflette le paure e le speranze del 1936. Esso offre una critica ai regimi autoritari e una celebrazione del progresso scientifico, proponendo una visione ottimistica di un futuro in cui l’umanità può superare le sue sfide e costruire un mondo migliore.

"La Vita Futura" (Things to Come) e il Filone della Fantascienza degli Anni '30

Il film rappresenta un'opera pionieristica nel panorama della fantascienza cinematografica degli anni '30.

Gli anni '30 furono un periodo segnato da rapide innovazioni tecnologiche e da profonde trasformazioni sociali. In questo clima, "La Vita Futura" riflette le tensioni del tempo, prevedendo eventi futuri come una guerra mondiale e la successiva conquista dello spazio. Il film di Menzies, ispirato alla visione profetica di Wells, esplora il rapporto tra tecnologia e società, un tema centrale nella fantascienza dell'epoca.

Uno degli elementi distintivi di "La Vita Futura" è l'uso innovativo degli effetti speciali. Per il pubblico dell'epoca, il film presentava visioni futuristiche attraverso avanzati effetti speciali che contribuivano a creare un'immagine convincente del futuro. Inoltre, il design delle scenografie e dei costumi rifletteva una visione del domani innovativa e ambiziosa, caratteristica che influenzò notevolmente il genere fantascientifico.

Il film si colloca accanto a opere come "Metropolis" di Fritz Lang (1927), definendo i temi e le estetiche della fantascienza cinematografica. "La Vita Futura" esplora riflette le inquietudini e le speranze di un mondo alle prese con la Grande Depressione e tensioni geopolitiche. La visione utopistica di un futuro controllato dalla ragione e dalla scienza si contrappone ai timori di un possibile collasso sociale.

 

 

SFE, Things to Come



Articoli correlati