Dall'influenza della Guerra Fredda alle missioni Pioneer, un'esplorazione del programma spaziale americano degli anni '50 e '60
(fonte Sede centrale della NASA - Le migliori immagini della NASA (NASA-HQ-GRIN)
La sonda spaziale Pioneer 4 effettuò un flyby della Luna e si inserì in seguito in un'orbita eliocentrica diventando la prima sonda statunitense a fuggire dalla gravità terrestre.
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Contesto storico e corsa allo spazio
Il 1959 è stato un anno cruciale nella corsa allo spazio durante la Guerra Fredda. Questo periodo è stato caratterizzato dalla rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica per ottenere primati spaziali e dimostrare la propria superiorità tecnologica e ideologica.
Alcuni eventi chiave del 1959 includono:
- Lancio dello Sputnik 3: L'Unione Sovietica ha lanciato il suo terzo satellite, Sputnik 3, il 15 maggio 1959. Questo satellite era più pesante e complesso rispetto ai suoi predecessori, Sputnik 1 e Sputnik 2, e ha permesso ulteriori ricerche scientifiche nello spazio.
- Programma Lunik: L'Unione Sovietica ha avviato il programma Lunik, con l'obiettivo di inviare delle sonde sulla Luna. Questo programma ha portato alla missione Lunik 1.
- Programma Mercury degli Stati Uniti: Gli Stati Uniti hanno continuato a sviluppare il loro programma spaziale con il lancio di test di volo suborbitale per il programma Mercury. Questo programma mirava a inviare un uomo nello spazio e a comprendere meglio gli effetti della microgravità sul corpo umano.
Cronologia degli eventi
Le varie fasi della corsa allo spazio. (rosso) missioni dell’Unione Sovietica, (blu) missioni degli USA, (verde) missioni della Gran Bretagna. Clicca sull’immagine per ingrandire.
Il programma Pioneer
Il Programma Pioneer del 1958 fu un progetto statunitense costituito da una serie di missioni spaziali senza equipaggio destinate all’esplorazione dei pianeti del Sistema Solare. La responsabilità del programma era inizialmente dell’United States Army Space and Missile Systems Center. La prima generazione di sonde, note come tipo Able, furono lanciate tra il 1958 e il 1960. Tuttavia, a causa di frequenti fallimenti, il programma venne inizialmente sospeso.
Nel 1965, la NASA riaprì il Programma Pioneer con una nuova generazione di sonde spaziali. Alcune di queste sonde, come le Pioneer 7 e 8, sono ancora funzionanti oggi. Le missioni più famose furono quelle delle sonde Pioneer 10 e Pioneer 11, che esplorarono i pianeti esterni e lo spazio oltre il sistema solare. Queste sonde portavano a bordo una placca d’oro con il disegno di un uomo e di una donna e informazioni sulle origini e i creatori delle sonde, destinate a eventuali entità extraterrestri che le trovassero.
La serie di veicoli spaziali Pioneer ha effettuato esplorazioni uniche del Sole, Giove, Saturno e Venere.
Pioneer 0, 1 e 2 furono i primi tentativi lunari degli Stati Uniti. Questi veicoli spaziali identici, che non riuscirono tutti a raggiungere i loro obiettivi lunari, furono seguiti da Pioneer 3 e 4, che riuscirono a diventare le prime missioni lunari di successo dell'America.
Pioneer 5 ha fornito le prime mappe del campo magnetico interplanetario.
I Pioneer 6,7,8 e 9 sono stati la prima rete di monitoraggio solare.
I veicoli gemelli Pioneer 10 e 11 furono i primi veicoli spaziali a visitare Giove e Saturno. La navicella eseguì un'ampia varietà di osservazioni scientifiche dei due pianeti e restituì dati ambientali che furono utilizzati durante la progettazione delle più sofisticate sonde Voyager.
La missione Pioneer Venus, composta dal Pioneer Venus Orbiter (Pioneer 12) e dal Pioneer Venus Multiprobe (Pioneer 13), è stata la prima missione a lungo termine degli Stati Uniti ad osservare Venere e studiare la struttura e la composizione dell'atmosfera venusiana. La missione ha anche fornito la prima mappa radar della superficie del pianeta.
Il lancio del Pioneer 4 e le rilevazioni scientifiche
Pioneer 4 era una sonda spaziale a rotazione stabilizzata lanciata su una traiettoria di sorvolo lunare e in un'orbita eliocentrica, il che la rendeva la prima sonda statunitense a sfuggire alla gravità terrestre. Trasportava un rilevatore a tubo Geiger-Mueller e un esperimento di fotografia lunare.
Il Pioneer 4 è stato lanciato il 3 marzo 1959 dalla Cape Canaveral Air Force Station in Florida, USA, utilizzando un razzo Juno II. Questa missione faceva parte del programma Pioneer e aveva come obiettivo un flyby della Luna e l'inserimento in un'orbita eliocentrica.
Passò a meno di 60.000 km dalla superficie della Luna. Tuttavia, Pioneer 4 non si avvicinò abbastanza da attivare il sensore fotoelettrico. Non fu rilevata alcuna radiazione lunare. La sonda spaziale era ancora in orbita solare nel 1969.
Traiettoria di Pioneer 4 (La stampa 4 marzo 1959)
Lanciata con successo, la Pioneer 4 raggiunse il suo obiettivo primario – una traiettoria Terra-Luna – inviando molti dati. La sonda continuò a trasmettere dati relativi alla radiazione per 82 ore, sino ad una distanza di 658 000 km.
I dati rilevati sulla radiazione presente nelle fasce di Van Allen mostrarono che l'intensità della fascia più alta era aumentata rispetto ai rilevamenti effettuati dalla Pioneer 3 tre mesi prima. La spiegazione più probabile fu l'inusuale aumento dell'attività solare che era avvenuto durante i sei giorni precedenti al lancio della Pioneer 4. Venne scoperta anche una terza fascia più debole ad altitudini superiori.
Reazioni della stampa
Stampa Sera 3 marzo 1959
Pioneer 4 è la risposta americana a Lunik 1.
Un aspetto che viene sottolineato dai giornali è a scelta di mandare la sonda in orbita al Sole. La scelta degli scienziati è obbligata in quanto era molto difficile animare l’oggetto della giusta velocità per diventare un satellite della Luna. Si è preferito lanciare il Pioneer 4 lontano in modo che raggiungesse il Sole.
Un certo disappunto destò la constatazione che, oltre a non poter segnalare con le fotocellule il passaggio vicino alla Luna, la Pioneer 4 non riuscì a misurare l’intensità della fascia radioattiva lunare.
Comunque il presidente Eisenhower esaltò il successo definendolo come un notevole passo nell’esplorazione dello spazio. Tale dichiarazione esaltò Wall Street dove le compagnie elettroniche e carburanti per missili registrarono notevoli aumenti.
Il generale Medaris, capo dei servizi missilistici dell’esercito, dichiarò che il successo del lancio avrebbe fornito dati utili per il viaggio umano nello spazio.
La sonda americana Pioneer IV in gara con la sonda sovietica Lunik in gara per entrare nell’orbita solare. Seconda i giornalisti dell’epoca, il 1959 segnerà una svolta nella storia del sistema solare la cui struttura era immutata da miliardi d'anni. Nel giro di due mesi, russi ed americani riuscirono a vincere la forza di gravitazione della Terra e ad inserire, rispettivamente, il Lunik e il Pioneer IV in un'orbita intorno al sole.
La sonda spaziale sovietica è stata lanciata il 2 gennaio e,raggiunta la velocità di fuga, si è diretta verso la Luna. Il 4 gennaio il Lunik si avvicinava fino a 7500 chilometri dal satellite naturale della Terra e, dopo una lieve deflessione dell'orbita, continuava nella sua fantastica corsa, in direzione del Sole. Il 5 gennaio, le radio del Lunik cessavano di trasmettere per esaurimento delle batterie. Il 7 gennaio, la sonda sovietica entrava in orbita intorno al Sole. La Pioneer IV, lanciata il 3 marzo, seguendo una traiettoria analoga a quella del Lunik, arrivava alla distanza minima dalla Luna (59.200 chilometri). Le sue batterie durarono più a lungo rispetto a quelle del satellite russo, quando la sonda americana era a 660 mila chilometri dalla Terra. Il periodo orbitale del Lunik è di circa 15 mesi, mentre il Pioneer IV compie un intero movimento di rivoluzione intorno al Sole in 13 mesi circa.
Il successo di queste missioni, si inizia a parlare di raggiungere Venere e Marte.
NASA, Pioneer 4
Stampa Sera 4 marzo 1959
Stampa Sera 3 marzo 1959
La stampa 4 marzo 1959
Stampa Sera 7 marzo 1959
La stampa 8 marzo 1959
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