La nomina di Federico di Moravia a Patriarca di Aquileia da parte di Enrico IV

Federico di Moravia: Patriarca e Principe del Principato Patriarcale di Aquileia

Nomina di Federico di Moravia e, successivamente, di Ulrico di Eppenstein a Patriarca di Aquileia da parte di Enrico IV.

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Argomenti trattati

Federico di Moravia: Patriarca e Principe del Principato Patriarcale di Aquileia

   In breve. Il periodo storico di Enrico IV e il rapporto con il patriarca di Aquileia

   La linea del tempo

   La morte di Enrico di Biburg

   La nomina di Federico di Moravia

   Muore papa Gregorio VII

   La morte di Federico di Moravia e la nomina di Ulrico di Eppenstein



In breve. Il periodo storico di Enrico IV e il rapporto con il patriarca di Aquileia

Enrico IV, Imperatore del Sacro Romano Impero, affrontò la lotta per le investiture. Fu scomunicato e poi perdonato a Canossa nel 1077. La lotta per le investiture si riferiva al conflitto tra la Chiesa e l’Impero sul diritto di investitura dei vescovi

La scomunica di Enrico IV da parte di Papa Gregorio VII lo portò al castello di Canossa, dove, ospitato da Matilde di Canossa, cercò di ottenere la revoca della scomunica.

In questo periodo storico, Enrico IV riuscì a convincere Sigeardo, il Patriarca di Aquileia, a ritornare dalla sua parte, dopo che inizialmente aveva sostenuto il Papa. Per la sua lealtà, Enrico IV elevò Sigeardo a principe, un gesto che segnò la fondazione della Patria del Friuli, un principato ecclesiastico sotto l’egida del Sacro Romano Impero.

Dopo la morte di Enrico IV, il Friuli e il Patriarcato di Aquileia rimasero entità politico-religiose autonome fino al 1420. Successivamente la regione iniziò a far parte della Repubblica di Venezia, segnando la fine dell’influenza diretta del Sacro Romano Impero.

La linea del tempo

linea del tempo

(azzurro) Imperatori del Sacro Romano Impero, (giallo) papa in carica, (rosso) margravio di Verona, (arancione) patriarchi di Aquileia, (viola) dogi di Venezia, (verde) patriarchi di Grado. Clicca sull’immagine per ingrandire

La morte di Enrico di Biburg

Enrico di Biburg morì il 28 marzo 1084, pochi giorni prima dell'incoronazione di Enrico IV, per mano dell'antipapa Clemente III. Il suo successore nella cattedra patriarcale fu Federico II di Moravia.

La nomina di Federico di Moravia

Federico di Moravia (XI secolo – 23 febbraio 1086), Swatobor il suo nome slavo, è stato un vescovo boemo, Patriarca di Aquileia dal 1084 al 23 febbraio 1086.

Federico era figlio del principe Spytihnev II (duca di Boemia) e Ida di Wettin (una dinastia tedesca).  Federico è stato l'unico patriarca di origini slave alla guida della Patria del Friuli.

Il nuovo patriarca fu eletto il 23 maggio 1084.

Prima della sua elezione, era stato in buone relazioni con Gregorio VII; evidentemente aveva poi mutato pensiero perché al momento dell’elezione doveva trovarsi nel campo di Enrico IV.

Di Federico non si nulla. Sappiamo solo che un certo Cacellino (o Ezzelino, Cazzelino),  conte palatino della Carintia, gli donò tutti i suoi beni, con la clausola di edificare un convento di monaci benedettini sul colle di Moggio (Mosniz), al posto del vecchio castello sorto probabilmente su preesistenze romane.

 

Muore papa Gregorio VII

Il 25 maggio 1085 Gregorio morì a seguito di una malattia. Fu sepolto in abito pontificale in un sarcofago romano del III secolo. I Romani e diversi dei suoi più fidati sostenitori lo avevano abbandonato e i suoi fedeli in Germania si erano ridotti a un piccolo numero. 

Nonostante la sconfitta finale di Gregorio, la cosiddetta "riforma gregoriana" e la lotta per le investiture accrebbero notevolmente il potere del papato che non fu più assoggettato all'imperatore arrivando a conquistare quella "libertas ecclesiae" rivendicata da tempo. Durante il suo pontificato «si affermò con un'evidenza senza precedenti il concetto dell'assoluto primato del papa di Roma nell'ambito della chiesa» tanto che la struttura organizzativa ecclesiastica mutò da un modello orizzontale ad un modello piramidale con il pontefice «unico e indiscusso vertice».

La crisi del potere imperiale, che perdurò a lungo fino all'avvento di imperatori autoritari come Federico Barbarossa, contribuì, secondo molti storici, alla nascita degli stati nazionali e, nell'Italia settentrionale, dei comuni medievali. Infine, è stato sottolineato anche come la riforma gregoriana, e in più in generale la riforma dell'XI secolo, abbia dato un apporto al fenomeno noto come il "rinascimento del XII secolo"

Il suo successore fu papa Vittore III.

La morte di Federico di Moravia e la nomina di Ulrico di Eppenstein

Federico venne ucciso, probabilmente nel patriarcato,  il 23 febbraio 1086 dai suoi e da altri laici.

Durante il 1086, forse in occasione della dieta radunata a Magonza nell’aprile, fu nominato quale nuovo patriarca d’Aquileia Ulrico di Eppenstein, fratello del duca di Luitoldo e di Enrico marchese d’Istria e Carniola.

Anch’egli come tutti i suoi era devotissimo ad Enrico IV.

 

 

Pio Paschini, Storia del Friuli, vol. 2, 1935

Abbazia di Moggio Udinese

Francesco di Manzano. Annali del Friuli. Volume 2. 1858

Liruti, Notizie delle cose del Friuli, volume IV, 1772

 



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