Definire meglio il termine "preindustriale" aiuterebbe l'interpretazione dei limiti di temperatura globali concordati a livello internazionale.
(DMR-AI10_24)
L'accordo di Parigi delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici mira a garantire che gli aumenti della temperatura globale siano inferiori a 2°C rispetto ai livelli preindustriali, con un limite aspirazionale di 1,5°C. Tuttavia, la linea di partenza dell'era "preindustriale" non è definita dagli accordi delle Nazioni Unite, o dal Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (IPCC).
#cambiamentoclimatico, #periodopreindustriale
Argomenti trattati Cosa significa “periodo preindustriale”? |
Qual è il periodo "preindustriale"?
Una analisi di un team internazionale di ricercatori mira a definire meglio la linea di base preindustriale, informando i responsabili delle decisioni mondiali sui limiti richiesti alle emissioni di gas serra necessari per soddisfare i termini dell'accordo di Parigi.
Dall'invenzione di un efficiente motore a vapore da parte di James Watt nel 1784, gli esseri umani sono stati in grado di convertire i combustibili fossili in energia, un processo che rilascia anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera. Con l'accelerazione della rivoluzione industriale nel 19° secolo, il conseguente aumento di CO2 e altri gas a effetto serra ha iniziato a riscaldare la Terra.
Per definire meglio gli impegni dell'accordo di Parigi è necessario definire un punto di partenza adatto per quando gli esseri umani hanno iniziato a influenzare il clima. Tuttavia, non esiste una scelta perfetta.
In precedenza, il periodo 1850-1900 è stato utilizzato come riferimento storico, ma questo periodo include alcune grandi eruzioni vulcaniche ed è successivo al momento in cui le concentrazioni di gas serra avevano iniziato ad aumentare.
Secondo i ricercatori il periodo precedente (dal 1720 al 1800) potrebbe essere una scelta migliore per questa linea di base. Questo perché i principali fattori naturali che influenzano il clima terrestre - i livelli di attività sia solare che vulcanica - erano simili a quelli odierni.
Cambiamenti storici in diverse forzature climatiche. In alto a sinistra: numero di macchie solari come misura dell'attività solare. In alto a destra: attività vulcanica stimata dai dati delle carote di ghiaccio. In basso: concentrazioni di anidride carbonica e metano da dati di carotaggio del ghiaccio e osservazioni dirette. Le regioni grigie indicano il periodo selezionato per rappresentare "preindustriale". Clicca sull’immagine per ingrandire. (fonte Climate Lab Book)
I dati sono limitati. In ogni caso, considerando il periodo di riferimento 1720-1800, si è scoperto che le temperature globali dal periodo preindustriale fino al 1986-2005 sono aumentate probabilmente di oltre 0,6°C. Ciò significa che il 2015 è stato almeno 1°C più caldo dell'era preindustriale e il 2016 probabilmente sarà più di 1,1°C.
Cambiamenti della temperatura globale da più set di dati, presentati come il limite inferiore del riscaldamento dall'era preindustriale. Clicca sull'immagine per ingrandire. (fonte Climate Lab Book)
Cosa significa questo per l'accordo di Parigi?
Il quinto rapporto di valutazione dell'IPCC utilizzava il periodo 1850-1900 come riferimento storico (ma non lo definiva formalmente come "preindustriale") e stimava il riscaldamento da allora al 1986-2005 a 0,61°C. La nuova analisi rileva che questo riscaldamento storico ipotizzato dall'IPCC è al limite inferiore da quello che ritengono gli autori del lavoro.
Lo studio suggerisce anche che i responsabili politici potrebbero evitare l'inevitabile incertezza nella definizione del preindustriale riformulando i limiti di temperatura in termini di una linea di base più moderna.
Perché è importante definire il periodo preindustriale? Qual è il suo ruolo nell'Accordo di Parigi e nelle politiche climatiche globali?
Il periodo preindustriale, convenzionalmente identificato come il periodo storico che va dal 1750 al 1850, è importante perché rappresenta un punto di riferimento per le condizioni ambientali e climatiche prima dello sviluppo industriale. Questo periodo è cruciale per comprendere i cambiamenti climatici causati dall'uomo e per stabilire obiettivi di mitigazione.
Nell'Accordo di Parigi, adottato nel 2015, uno degli obiettivi principali è limitare il riscaldamento globale ben al di sotto di 2°C, preferibilmente a 1,5°C, rispetto ai livelli preindustriali. Questo significa che le politiche climatiche globali mirano a riportare le temperature globali a quelle che erano prima della Rivoluzione Industriale, quando le attività umane avevano un impatto minore sul clima.
Definendo il periodo preindustriale come punto di riferimento, le politiche climatiche globali possono stabilire obiettivi chiari e misurabili per ridurre le emissioni di gas serra e mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Questo approccio aiuta a monitorare i progressi e a incentivare azioni più ambiziose per proteggere l'ambiente.
Carbonbrief.org: The challenge of defining the ‘pre-industrial’ era
Bulletin of the American Meteorological Society, Estimating Changes in Global Temperature since the Preindustrial Period
Articoli correlati