Perché definire l'epoca di riferimento è cruciale per gli obiettivi climatici globali

periodo preindustriale

Rappresentazione di una fabbrica dell’800 (DMR-AI10_24)

Il periodo preindustriale è la base per misurare il riscaldamento globale e fissare obiettivi climatici. La scelta della finestra incide sui risultati.

Il periodo preindustriale è il riferimento per misurare il riscaldamento globale e definire gli obiettivi climatici. Tradizionalmente si usa 1850–1900, ma studi recenti propongono 1720–1800, più simile all’epoca moderna per fattori naturali e minori emissioni. La scelta della finestra incide sul calcolo del riscaldamento (oggi stimato tra 1,1–1,3 °C) e sui budget di emissione. Ogni stima deve indicare chiaramente l’intervallo usato.

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Il Periodo preindustriale

Il "periodo preindustriale" è la linea di base usata per misurare quanto la Terra si sia riscaldata a causa delle attività umane. Definirlo con precisione è importante per tradurre gli obiettivi politici (per esempio l'Accordo di Parigi) in limiti concreti alle emissioni di gas serra. Non esiste però un unico intervallo perfetto: la scelta dipende dallo scopo della misura e dai vincoli dei dati storici.

Il "periodo preindustriale" indica il livello di temperatura della Terra prima che le attività umane alterassero significativamente il clima. La definizione esatta non è univoca: finora si è spesso usato 1850–1900, ma studi recenti suggeriscono che 1720–1800 è una base più adatta per valutare il riscaldamento indotto dall'uomo, perché in quel periodo i principali fattori naturali erano più comparabili all'epoca moderna e le emissioni di combustibili fossili erano ancora molto limitate. Le ricostruzioni disponibili mostrano che, a partire da un preindustriale inteso secondo queste definizioni, la temperatura media globale è aumentata di oltre 1 °C; stime aggiornate collocano il riscaldamento medio complessivo nel range 1,1–1,3 °C. Le incertezze aumentano spostandosi indietro nel tempo, per la scarsità dei dati strumentali e la presenza di grandi eventi naturali come eruzioni vulcaniche. Per questo motivo è importante dichiarare la finestra di riferimento scelta e i limiti delle stime quando si usa il termine "preindustriale".

 

Un gruppo internazionale di ricercatori ha proposto di spostare la linea di base verso un intervallo anteriore, 1720–1800, invece del tradizionale 1850–1900. L'argomento a favore del periodo 1720–1800 è che in quegli anni i principali fattori naturali che influenzano il clima — attività solare e attività vulcanica a grande scala — erano più simili a quelli moderni, e le emissioni di combustibili fossili erano ancora molto limitate. Il periodo 1850–1900, sebbene comunemente usato, include grandi eruzioni vulcaniche e riflette un momento già successivo all'inizio dell'aumento delle concentrazioni di gas serra.

Importante sottolineare che ogni scelta comporta incertezze dovute alla copertura e alla qualità dei dati.

Infografica di comparazione delle due linee di base preindustriale proposte

Infografica di comparazione delle due linee di base preindustriale proposte (credit RDM)

Le stime aggiornate indicano che, rispetto a una linea di base preindustriale ragionevole, il riscaldamento globale medio è dell'ordine di circa 1,1–1,3 °C oggi. Usando la finestra 1720–1800 come riferimento, le analisi suggeriscono che il riscaldamento cumulato fino alla fine del XX secolo e agli inizi del XXI secolo è stato dell'ordine di alcuni decimi di grado maggiori rispetto a stime calcolate su 1850–1900.

 a variazione della temperatura superficiale globale rispetto alla media di base per il periodo di 30 anni dal 1951 al 1980

Il grafico sopra mostra la variazione della temperatura superficiale globale rispetto alla media di base per il periodo di 30 anni dal 1951 al 1980. La temperatura media superficiale della Terra nel 2024 è stata la più calda mai registrata dall'inizio delle rilevazioni nel 1880 (fonte: NASA/GISS ). I dati sono raccolti principalmente da fonti sulla superficie terrestre, tra cui stazioni meteorologiche, navi e boe oceaniche. L'analisi della NASA corrisponde generalmente ad analisi indipendenti preparate dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e da altri gruppi di ricerca internazionali.  (Fonte dati: Goddard Institute for Space Studies (GISS) della NASA. Credito: NASA/GISS - pubblico dominio)

Perché è importante definire il periodo preindustriale? Qual è il suo ruolo nell'Accordo di Parigi e nelle politiche climatiche globali?

La definizione del periodo preindustriale è un elemento operativo fondamentale per la quantificazione del riscaldamento antropogenico, la determinazione dei budget di emissione cumulativa e la valutazione delle probabilità di superamento delle soglie di 1,5 °C e 2 °C.

Sebbene 1850–1900 sia frequentemente adottato per la disponibilità di osservazioni strumentali, finestre anteriori come 1720–1800 sono state proposte perché riducono l’influenza di grandi eruzioni vulcaniche e rappresentano condizioni naturali più comparabili all’epoca moderna; la scelta della finestra influisce quindi sul valore numerico del riscaldamento cumulato e sulle traiettorie di decarbonizzazione coerenti con gli obiettivi climatici.

Le ricostruzioni del clima prima che esistessero gli strumenti usano indizi diversi (come anelli degli alberi, ghiaccio, sedimenti) che però non coprono tutto il pianeta e non sempre sono disponibili per gli stessi anni. Per questo, quando si dice quanto è aumentata la temperatura rispetto al periodo preindustriale, bisogna sempre scrivere quale intervallo si è usato, come si sono messe insieme le varie misure, quanto è incerta la stima e quali ipotesi si sono fatte su eventi naturali come eruzioni vulcaniche o variazioni dell’attività solare.

Per decidere responsabilità e politiche è utile mostrare risultati calcolati con più di una finestra di riferimento (almeno due) e verificare come cambiano i risultati se si tengono o si escludono eventi naturali importanti: così i confronti tra budget di emissione e le raccomandazioni politiche diventano più chiari e confrontabili.

Esempio pratico — confronto tra due finestre preindustriali

Scenario ipotetico per mostrare perché usare più di una finestra di riferimento aiuta le decisioni politiche.

  • ·       Obiettivo politico: mantenere il riscaldamento cumulato sotto 1,5 °C rispetto al preindustriale.
  • ·       Due finestre di riferimento confrontate:

o   Finestra A: 1720–1800

o   Finestra B: 1850–1900

Esempio pratico. Valori di riscaldamento rispetto alle due baselin

Esempio pratico. Valori di riscaldamento rispetto alle due baseline

Con la finestra B alcuni Paesi potrebbero risultare responsabili di X% del riscaldamento storico; con finestra A la stessa responsabilità può scendere di alcuni punti percentuali perché parte del riscaldamento è ricondotta a differenze nella baseline naturale.

 

 

 

Carbonbrief.org: The challenge of defining the ‘pre-industrial’ era

 Bulletin of the American Meteorological Society, Estimating Changes in Global Temperature since the Preindustrial Period

IPCC, Working Group I, Assessment Report 6 (AR6)

 

 



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