Uragano in Veneto. Il disastro fu terribile e spaventevole.

 24 settembre 1867:Uragano in Veneto

Uragano in Veneto. Il disastro fu terribile e spaventevole. Il flagello maggiore si è scatenato sopra il piccolo paese di Burano

#24settembre, #uragano, #Veneto , #Burano, #Mestre, #Venezia

Il flagello maggiore si è scatenato sopra il piccolo paese di Burano. Circa una sessantina di case furono in parte abbattute e parte danneggiate talmente da renderle inabitabili. Di queste case, 15 erano di proprietà di un signore da Venezia. Finora si sono disseppelliti 10 cadaveri oltre a parecchi vivi, benché più o meno resi malconci. Di questi, due o tre giacciono al nostro civico ospedale, con poca speranza di guarigione. Ci raccontano che la scena fu realmente lacrimevole; qua si gridava al soccorso per salvare il padre, il figlio, il fratello: là si reclamava – avvertiti che voci fioche e disperate – che sotto le rovine stavano forse affogandosi delle altre persone!

A Mestre si contano cinque morti e una quindicina di feriti e circa 20 case, di più o meno solidità, atterrate o sensibilmente danneggiate. A Carpenedo, Campalto, Cirignano, Mazzorbo e alla Rana, crollarono parecchi altri casolari. Anche in codesti luoghi si lamenta qualche vittima e molti feriti.

Lungo lo stradale da Ponte di Brenta a Venezia, non si veggono che case e capanne di paglia abbattute, tetti interi divelti e trasportati a distanza, chiese mutilate, alberi schiantati , e rovesciati i pali del telegrafo. Il terribile uragano, lungo il suo cammino, disperse piantagioni, devastò le strade segnando la sua via di rovina e deserto!

Anche in città, a Venezia, abbiamo avuto alcune piante rovesciate in Campo Rotto e un camino danneggiato in Calle Larga S. Moisè. Una barca di contrabbandieri, che fu  vista staccarsi l’altra sera da un sito del sestiere di Cannareggio, non è più reperibile.

Il danno materiale non si conosce ancora …. Molti gemono nella più squallida miseria.

La Stampa, 28 settembre 1867

Nella “Gazzetta di Venezia" si poteva leggere al riguardo: “Riassumiamo le notizie che abbiamo circa gli infortuni avvenuti in seguito all’uragano di ieri sera. Tre potenti trombe marine hanno in brevi istanti, circa alle 6 pomeridiane. Compiuto la loro opera devastatrice alla Rana presso Mestre, e successivamente nei paesi di Chirignago, Carpenedo, Campalto, Mazzorbo e Burano. Crollarono varie case, furono abbattuti i pali del telegrafo, schiantati molti alberi e fatalmente rimasero morte cinque persone e varie ferite. Lagragnuola potè misurarsi in grani di una grandezza, che a memoria d’uomini non si ricorda ...

A Campalto, l’osteria restava danneggiata, oltrechè parecchi capanne di paglia sarebbero state completamente distrutte. Nel circondario di quel paese una barca di contrabbandieri andava sommersa ... A Mazzorbo la sentinella di Finanza che se ne stava sugli spalti entro la garretta fu trasportata nel paludo sottoposto ... Il più terribile dell’uragano si è scatenato sopra Burano: moltissime case dalla parte verso la Fondamenta Nuova furono ridotte ad un mucchio di sassi, e le rimanenti in quel punto rimasero senza tetto.

Quello che è più doloroso sono le molte vittime che si hanno a lamentare. Furono estratti dalle macerie sette cadaveri, tre individui mortalmente feriti, e dodici circa leggermente ... La truppa, la Guardia Nazionale e tutti i cittadini si prestarono con uno zelo esemplare sotto l’imperversare del temporale: molti dei feriti furono portati al nostro ospitale … La Laguna tempestosa non permise che si avessero le nuove sino a questa mattina … Anche ora le barche possono venire a Burano, ma pel vento contrario è assai pericoloso l’andarvi … Il Regio Prefetto appena ricevuta la notizia del disastro fece allestire un apposito vapore delle Marina Militare e si recò nell’isola per prestarvi i primi soccorsi, e dare gli opportuni provvedimenti ad attenuare una così grave sciagura … In città abbiamo soltanto alcune piante rovesciate in Campo Rotto, e un camino danneggiato in Calle Larga San Marco ...”

 

Il giorno dopo sul turbine del 24 settembre 1867, scriveva sempre la stessa “Gazzetta di Venezia”: “… raccogliamo i seguenti ragguagli da notizie ufficiali pervenute da Burano. Abbiamo ricevuto il numero preciso delle case rovinate dall’uragano di martedì sera: sono completamente cadute 42 case, sono da atterrarsi altre 28, hanno il tetto sconnesso e sofferto parziali guasti altre 140 case … Le barche fracassate furono in tutto: 50 … L’uragano ha colpito anche Treporti Frazione del Comune di Burano. Ivi pure sono a lamentarsi tre vittime, cioè: Alessandro Zanella d’anni 54, Antonio Zanella d’anni 25 e Luigia Mavaracchio d’anni 19 i quali riparatisi sotto un casono che investito dal tifone rimasero morti oltre a parecchi altri feriti. Siccome nei tre cadaveri non si riscontrarono lesioni corporali assolutamente mortali è a supporsi che la stessa colonna d’aria del turbine possa aver agito o mediante soffocazione o ammaccando profondamente i visceri nobili da farne conseguire la morte ... Le tre vittime del Comune di Mestre sono Giovanni Andreatta d’anni 67, Pasquale Busso detto Guòn di anni 60, e Giovanni Brusson d’anni 14. Essi morirono schiacciati sotto le macerie di case abbattute dall’uragano ... Il Regio Prefetto ieri visitò tutti i luoghi del Distretto di Mestre che furono colpiti dall’uragano, recando da per tutto parole di conforto e lasciando lire 200 per i più immediati bisogni ...”

 

In definitiva quello fu uno storico quanto tragico sconquasso, che turbò non poco tutte le genti della Laguna e della Terraferma, oltre e soprattutto quelle di Burano.

 

 

 



Articoli correlati



 

 

 

 

 

 

Pin It