Un bioma è l'insieme della flora e fauna che vivono in un habitat e occupano una determinata area geografica

La biosfera è il sistema biologico che comprende tutti gli ecosistemi della Terra e che quindi si può considerare formata da un insieme di biomi Un bioma è l'insieme della flora e fauna che vivono in un habitat e occupano una determinata area geografica.

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La suddivisione della Terra in biomi è una semplificazione in quanto esistono numerosi ambienti con caratteristiche miste, soprattutto nelle zone di passaggio da un ambiente a un altro.

I principali biomi individuabili sulla Terra sono:

Foresta tropicale (pluviale, equatoriale)

Foresta temperata

Tundra (artica, alpina e antartica)

Taiga

Regioni polari

 

Alta montagna.

Steppa (continentale e subtropicale)

Prateria.

Macchia mediterranea.

Deserti (aridi e semiaridi)


Carta dei biomi nel mondo. Clicca sull’immagine per ingrandire

 

 

La foresta tropicale (pluviale, equatoriale)

Il bioma della foresta pluviale tropicale (equatoriale) si trova vicino all’equatore, dove la durata del giorno, la temperatura e le precipitazioni sono costanti durante tutto l’anno. Il bioma della foresta stagionale tropicale (la jungla) si trova invece lontano dalla zona equatoriale, più verso le aree tropicali. In alcune aree del Pianeta, questo tipo di foreste tropicali si estendono oltre i tropici, a causa di specifiche influenze oceaniche o climatiche.

Le foreste pluviali tropicali costituiscono circa l’86% della foresta tropicale. Il restante 14% è composto da foreste stagionali tropicali.

Le foreste tropicali sono dei biomi che crescono nelle zone equatoriali, cioè nelle zone dove le temperature elevate (tra i 20 e i 28°C) e le forti precipitazioni (2000-4000 mm annui) durante tutto l’anno, permettono alla vegetazione di restare sempre verde. Queste foreste si trovano in America Latina, dove troviamo la più grande foresta tropicale del mondo, la foresta Amazzonica, in Africa e in Asia

Anche se occupano “solo” il 7% delle terre emerse, le foreste tropicali racchiudono più della metà di tutte le specie animali e vegetali del mondo intero.

Le foreste pluviali tropicali (o equatoriali) sono formate da latifoglie sempreverdi. Si trovano a al di sotto dei 1.000 metri di altitudine, le temperature sono calde tutto l’anno e le precipitazioni elevate.

Le foreste stagionali tropicali (jungla) sono formate da latifoglie decidue e sempreverdi aride. Si trovano in regioni con temperature calde tutto l’anno e diversi mesi di siccità.

Gli animali che vivono in foreste tropicali, ad esempio in aree molto diverse del Pianeta ma con condizioni simili, sono a volte interessati dal fenomeno della convergenza evolutiva: animali non imparentati dal punto di visto evolutivo mostrano adattamenti simili.

La deforestazione è uno dei principali problemi a cui le foreste tropicali devono far fronte: non solo le piante, ma anche gli animali che ci vivono sono in serio pericolo. Più della metà delle foreste tropicali del mondo sono state distrutte in modo irrimediabile.

La deforestazione ha effetti devastanti sulle foreste tropicali di tutto il Pianeta. Colpisce la biodiversità attraverso la distruzione e la frammentazione degli habitat e causa l’estinzione di molte specie vegetali e animali. La perdita di specie viventi è di gran lunga maggiore ai tropici che in qualsiasi altro bioma. Inoltre, man mano che le foreste vengono distrutte, sempre meno carbonio viene assorbito attraverso la fotosintesi. Queste alterazioni hanno effetto non solo localmente, ma anche a livello globale sul clima della Terra, considerata l’importanza delle foreste tropicali.

 

 La foresta temperata

La foresta temperata è un particolare bioma che si osserva nelle regioni della Terra caratterizzate da clima temperato, mediamente umido e senza grosse variazioni stagionali di temperatura. 

Il clima è di tipo oceanico, suboceanico o sub-continentale. Esso è caratterizzato da precipitazioni moderate. Gli inverni sono generalmente miti, con temperature minime giornaliere che possono scendere sotto lo zero ma generalmente per periodi mai troppo prolungati. La temperatura media è compresa tra i 10° e i 18°C.

La vegetazione tipica è formata da piante ad alto fusto, generalmente decidue o caducifoglie: ad un periodo di intensa attività biologica vegetale, con abbondante produzione di biomassa, della durata di circa sei mesi, segue un periodo all'incirca altrettanto lungo in cui si ha riposo vegetativo. La vita animale è abbondante.

 Le originarie foreste sono quasi del tutto scomparse in Europa, vittime del disboscamento da parte dell'uomo; sopravvivono in parte nel nord degli Stati Uniti e nel Canada meridionale, dove si mescolano alla foresta di conifere, il paesaggio prevalente a latitudini più fredde, come quelle di Canada, Scandinavia, Asia settentrionale.

La Tundra

La tundra è un bioma proprio delle regioni subpolari e occupa zone dell'emisfero, principalmente boreale, dove la temperatura media annuale è inferiore allo zero. Il suo limite settentrionale sono i ghiacci polari perenni (banchisa polare e calotte glaciali), mentre a sud essa si arresta alle prime formazioni forestali della taiga (foresta boreale).

È caratterizzata dalla mancanza di specie arboree, poiché la crescita degli alberi è ostacolata dalle bassissime temperature e dalla breve stagione estiva.

Nelle regioni artiche il terreno rimane infatti ghiacciato per gran parte dell'anno e dunque è impossibile per le piante mettere radici e svilupparsi. L'unica vegetazione presente è appunto la tundra, fatta di erbe basse, muschi e licheni, che crescono nei mesi più caldi, dopo il disgelo, sul terreno imbevuto d'acqua.

La tundra artica è situata nell'emisfero settentrionale, occupa metà del Canada e gran parte dell'Alaska raggiungendo i limiti delle foreste di conifere della taiga. Uno strato di sottosuolo che rimane ghiacciato, chiamato permafrost. Quando l'acqua dalla superficie superiore satura la calotta di ghiaccio permanente, formerà paludi e stagni e fornirà umidità alle piante. Le piante non hanno radici profonde a meno che non riescano a perforare lo strato di permafrost, tuttavia, ci sono diverse piante che possono sopravvivere resistendo al freddo come arbusti bassi, muschi, carici, epatiche, erbe ecc.

La tundra alpina si trova in una qualsiasi delle montagne della Terra, purché l'altezza delle montagne sia piuttosto alta dove nessun tipo di albero è in grado di crescere.  A differenza della superficie artica, la superficie alpina è ben drenata e non ha terreno permafrost. La flora è molto simile a quella della tundra artica e incorpora erbe come erbe, arbusti a foglia piccola, brughiere e alberi nani.

La tundra antartica è il bioma meno comune sulla Terra. Si trovano nelle regioni antartiche e nelle isole subantartiche come le Isole Georgia del Sud, le Isole Sandwich e le Isole Kergulen.

La Taiga

La taiga o foresta boreale è uno dei principali biomi terrestri, formato da foreste di conifere che ricoprono totalmente le regioni sub-artiche boreali dell'Eurasia e dell'America, costituendo un terzo della massa forestale mondiale.

È limitata a settentrione dalla tundra artica e a meridione dalla foresta temperata di latifoglie caducifoglie e dalla steppa alberata.

La taiga si sviluppa su terreni prevalentemente umidi e ospita, nelle frequenti radure, vaste zone umide, paludi e torbiere a stagni. 

 

Regioni polari

Con l'espressione bioma polare si intende sia un particolare tipo di bioma terrestre, sia un bioma marino (del mare).

Il bioma polare terrestre è costituito da terreni completamente ricoperti da ghiacciai, ed è caratterizzato da precipitazioni scarse e nevose, freddo persistente e grandi variazioni del fotoperiodo. È localizzato nelle regioni polari.

Il bioma polare marino corrisponde alla banchisa

 

 

 

 



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