Il volume crescente di e-waste spinge la ricerca verso soluzioni di riciclo rivoluzionarie
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I dispositivi elettronici vengono spesso gettati via dopo l'uso perché riciclarli richiede un lavoro impegnativo e poco vantaggioso. Due ricercatori hanno trovato il modo di cambiare le carte in tavola
Con 62 miliardi di chilogrammi di rifiuti elettronici prodotti a livello globale nel 2024, il problema dell'e-waste è sempre più pressante e destinato a peggiorare. Il riciclo tradizionale si rivela insufficiente, ma la scienza sta rispondendo con soluzioni promettenti. Un recente studio del Virginia Tech ha dimostrato il potenziale dei vitrimeri, polimeri intelligenti che permettono di creare circuiti stampati riciclabili, conduttivi e persino autoriparanti. Questo approccio innovativo punta a un recupero quasi completo dei componenti, riducendo drasticamente l'impatto ambientale dei nostri dispositivi e promuovendo un'autentica economia circolare nel settore dell'elettronica
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Meno spazzatura elettronica: una soluzione per i nostri dispositivi usati
Ogni giorno buttiamo via tantissimi dispositivi elettronici come cellulari, tablet, laptop ed elettrodomestici. Spesso, questi oggetti finiscono nella spazzatura perché riciclarli è difficile e costa troppo. Questo ammasso di dispositivi scartati ha un nome: rifiuti elettronici.
I dispositivi elettronici vengono spesso gettati via dopo l'uso perché riciclarli richiede un lavoro impegnativo e poco vantaggioso. Due ricercatori hanno trovato il modo di cambiare le carte in tavola
Tra aggiornamenti e guasti di cellulari, tablet, computer portatili ed elettrodomestici, vengono gettati nella spazzatura così tanti dispositivi elettronici che ormai hanno assunto un nome tutto loro: rifiuti elettronici.
Il problema dei rifiuti elettronici
Secondo un rapporto del 2024 pubblicato dalle Nazioni Unite , la quantità di rifiuti elettronici in tutto il mondo è quasi raddoppiata negli ultimi 12 anni, passando da 34 a 62 miliardi di chilogrammi (l'equivalente di 1,55 milioni di camion) e si stima che raggiungerà gli 82 miliardi di chilogrammi entro il 2030. Si prevede che verranno riciclati solo 13,8 miliardi di chilogrammi (circa il 20% del totale), un numero destinato a rimanere invariato.
Una nuova speranza dal Virginia Tech
Un nuovo studio pubblicato su Advanced Materials da due team di ricerca del Virginia Tech offre una potenziale soluzione al problema dei rifiuti elettronici: un materiale riciclabile che potrebbe rendere i dispositivi elettronici più facili da smontare e riutilizzare.
I ricercatori hanno ideato un nuovo materiale per realizzare circuiti riciclabili, elettricamente conduttivi, riconfigurabili e autoriparanti dopo un danno. Mantengono la resistenza e la durevolezza delle plastiche tradizionali per circuiti stampati, caratteristiche che raramente si trovano riunite in un unico materiale.
La magia dei vitrimeri
Un vitrimero è un tipo innovativo di polimero che combina le proprietà meccaniche dei materiali termoindurenti con la capacità di essere riciclato.
A differenza dei polimeri tradizionali, i vetrimeri possono modificare la loro struttura chimica senza perdere le loro caratteristiche di resistenza e stabilità. Questo li rende particolarmente interessanti per applicazioni sostenibili, poiché permettono di migliorare il riciclo dei materiali plastici
Si tratta di un approccio fondamentalmente diverso da quello di altri dispositivi elettronici riciclabili o flessibili. Combinando polimeri ad alte prestazioni e adattabili con metalli liquidi elettricamente conduttivi, il nuovo circuito resiste a una serie di sfide.
I circuiti stampati in vitrimero possono anche essere decostruiti al termine del loro ciclo di vita mediante idrolisi alcalina, consentendo il recupero di componenti chiave come il metallo liquido e i LED. Il riutilizzo completo di tutti i componenti dei compositi conduttivi in un processo a circuito chiuso rimane un obiettivo della ricerca futura.
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