L'analisi degli anelli degli alberi aiuta a mettere un'indicazione temporale più accurata.

 

La dendrocronologia è un sistema di datazione a scala fluttuante messo a punto dall'americano Andrew Ellicott Douglass nel 1906.

#alberi, #datazione

Il primo ad accorgersi della formazione annuale degli anelli degli alberi fu Leonardo da Vinci. Agli inizi del Novecento la dendrocronologia venne utilizzata a Tucson, in Arizona, nell'ambito di ricerche effettuate sulle attività solari e sul il clima del pianeta.

È comune per gli studenti determinare quanti anni ha un albero contando gli anelli di una sezione trasversale tagliati dal tronco dell'albero. Ogni anno l'albero aggiunge un nuovo anello che rivela indizi sul clima al momento della crescita dell'albero. Un anello più largo suggerirebbe una stagione di crescita più calda.

L'analisi degli anelli degli alberi aiuta a mettere un'indicazione temporale più accurata sui dati derivati da alcune delle altre tecniche per periodi di tempo in cui si sovrappongono.

La dendrocronologia si basa su tre principi:

-        gli alberi, nelle regioni in cui vi è una netta distinzione tra la stagione estiva e quella invernale, producono un nuovo anello di accrescimento ogni anno, facilmente visibile nella sezione trasversale del tronco.

-        alberi della stessa specie legnosa, viventi nella medesima area geografica, producono, nello stesso periodo di tempo, serie anulari simili: infatti, lo spessore di questi anelli varia ogni anno a seconda delle condizioni climatiche.

-        è possibile confrontare le sequenze anulari di alberi vissuti nella stessa area geografica nello stesso periodo di tempo (cross-dating).

Per le applicazioni climatiche (dendroclimatologia), ovvero la ricostruzione della temperatura nei secoli passati, tale metodo è applicabile a ritroso fino a circa 1000 anni dall'attuale visti i limiti intrinseci sull'età delle piante utilizzate (oltre tale range questi studi sono sostituiti da studi di ricostruzione basati sull'analisi dei sedimenti geologici). Alcuni dubbi sussistono sul metodo stesso di ricostruzione basato sul presunto rapporto lineare di causa-effetto tra temperatura e anelli di accrescimento vista la presenza di numerose altre variabili fisico-biologiche che influenzano la crescita di una pianta e che renderebbero il suddetto rapporto strettamente di tipo non-lineare.

 

 

 



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