Confronto tra gli Emisferi e l'Impatto delle Aree Urbanizzate
(fonte NASA)
L’effetto del cambiamento climatico non è per tutti uguale! Differenze di temperatura tra l’emisfero nord e sud. La temperatura della troposfera. L’urbanizzazione influisce sulla temperatura media.
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Il riscaldamento globale sta interessando il pianeta in modo non uniforme. Negli ultimi decenni, l'emisfero boreale, con una maggiore estensione di terre emerse, ha sperimentato un aumento delle temperature più marcato rispetto all'emisfero australe. Le regioni artiche, in particolare, hanno registrato un riscaldamento quasi doppio rispetto alla media globale.
La variabilità regionale del riscaldamento è influenzata da numerosi fattori, tra cui la distribuzione delle terre e degli oceani, le correnti atmosferiche e oceaniche, e l'aumento dei gas serra. La troposfera, lo strato atmosferico più basso, ha registrato temperature record negli ultimi anni, con un riscaldamento particolarmente intenso in alcune regioni. Al contrario, la stratosfera ha mostrato un raffreddamento a causa dell'aumento della CO2.
Le aree urbanizzate, con il fenomeno delle "isole di calore", contribuiscono ad aumentare le temperature locali, ma non influenzano significativamente la temperatura media globale. Tuttavia, l'effetto isola di calore ha un impatto significativo sulla qualità della vita delle popolazioni urbane, aumentando il disagio termico e gli effetti sulla salute.
Comprendere le differenze regionali nel riscaldamento globale è fondamentale per sviluppare strategie di adattamento e mitigazione efficaci. È necessario continuare a monitorare le temperature a livello globale e locale, nonché a investire in ricerche per migliorare la nostra comprensione dei processi climatici e dei loro impatti.
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Emisfero Nord vs. Emisfero Sud: Una Battaglia di Calore con un Vincitore Inquietante
Emisfero Nord vs. Emisfero Sud: Una Battaglia di Calore con un Vincitore Inquietante
Negli ultimi decenni, la Terra ha sperimentato un aumento delle temperature, ma non in modo uniforme. Le terre emerse si scaldano più velocemente degli oceani, un fenomeno dovuto alla diversa capacità di assorbire e trattenere il calore tra acqua e terra. Immagina l'acqua come una spugna che assorbe lentamente il calore e lo rilascia gradualmente, mentre la terra si comporta come una lastra di metallo sotto il sole: si scalda rapidamente e altrettanto rapidamente si raffredda.
Questo squilibrio termico si manifesta in modo ancora più evidente confrontando l'emisfero boreale con quello australe. L'emisfero nord, con una maggiore estensione di terre emerse, si sta trasformando in una vera e propria "isola di calore" globale. Le temperature qui aumentano a un ritmo allarmante, superando di gran lunga l'incremento termico registrato nell'emisfero sud.
La figura mostra la variazione media quinquennale della temperatura superficiale globale. Il rosso scuro indica le aree che hanno subito un incremento maggiore della temperatura (fonte NASA).
L'Artico: Un Termometro Impazzito
Se osserviamo una mappa delle variazioni di temperatura superficiale (come quella fornita dalla NASA), notiamo chiazze di rosso intenso concentrare soprattutto nelle alte latitudini settentrionali. Queste zone, in particolare l'Artico, stanno vivendo un'impennata termica senza precedenti. Le temperature artiche sono aumentate quasi il doppio rispetto alla media globale, un campanello d'allarme che non possiamo ignorare. Questo fenomeno è amplificato dal cosiddetto "feedback dell'albedo": il ghiaccio, riflettendo la luce solare, aiuta a mantenere basse le temperature; con lo scioglimento dei ghiacci, la superficie scura sottostante assorbe più calore, accelerando ulteriormente il riscaldamento.
Non Tutto il Calore Viene per Nuocere (o Forse Sì?)
L'andamento delle temperature non è sempre lineare. Le correnti atmosferiche e oceaniche agiscono come un complesso sistema di riscaldamento centralizzato, ridistribuendo il calore in tutto il pianeta. Questo significa che, mentre la temperatura media globale sale, alcune aree potrebbero sperimentare ondate di calore intense, mentre altre potrebbero paradossalmente raffreddarsi.
L'Antartide: Un Gigante che Dorme (per Ora)
A differenza dell'Artico, l'Antartide mostra una tendenza al riscaldamento molto più contenuta. Questo non significa che sia immune ai cambiamenti climatici, ma la sua complessa dinamica climatica e la presenza di una vasta calotta glaciale sembrano per ora attutire l'impatto del riscaldamento globale. Tuttavia, è fondamentale monitorare attentamente l'evoluzione della situazione anche in Antartide, perché un eventuale scioglimento dei suoi ghiacci avrebbe conseguenze catastrofiche per il livello dei mari in tutto il mondo.
La temperatura della troposfera
La temperatura troposferica inferiore globale annuale del 2020 (LTT) è stata pari al 2016 come la più alta mai registrata.
Oltre il 90% della bassa troposfera terrestre ha registrato temperature superiori alla media. Le regioni che hanno registrato un caldo record includevano gran parte dell'Europa e della Russia, l'Oceano Indiano, il nord-est e il Pacifico meridionale e una regione al largo della costa dell'Antartide orientale. Aree limitate di LTT al di sotto della media includevano Canada, Groenlandia e parti dell'Antartide e dell'Oceano Antartico.
Si prevede che la troposfera tropicale subirà un riscaldamento sostanziale in risposta alla crescente concentrazione di anidride carbonica atmosferica.
Temperatura stratosferica e venti
Le temperature nella stratosfera media e superiore hanno continuato a mostrare un forte raffreddamento su scala decennale a causa dell'aumento di CO2 di origine antropica. Le temperature stratosferiche più basse sono state relativamente costanti dal ~ 1998 poiché il Protocollo di Montreal ha stabilizzato i livelli di ozono, ma all'inizio del 2020 si è verificato un aumento transitorio della temperatura, probabilmente correlato all'aumento degli aerosol stratosferici causato dagli incendi boschivi australiani estremi.
I vortici polari stratosferici dell'Artico e dell'Antartico sono stati straordinariamente forti e indisturbati nel 2020, con un conseguente grande impoverimento dell'ozono polare in entrambi gli emisferi.
Le temperature della media e alta stratosfera mostrano un forte raffreddamento dal 1979 con tendenze negative più ampie ad altitudini più elevate, una risposta da tempo prevista e legata all'aumento della CO2 atmosferica.
L’urbanizzazione: l’effetto delle isole di calore
Il processo di urbanizzazione ha portato alla concentrazione della popolazione nelle città.
Le strutture nelle aree urbane tendono a intrappolare il calore, determinando temperature locali più elevate. Questo evento è noto come “effetto isola di calore”. Questo fa sì che l'aria urbana sia di circa 1-6°C più calda rispetto alle regioni rurali circostanti. Tuttavia, secondo l'IPCC, gli effetti delle “heat Island” hanno un'influenza trascurabile sulle temperature globali medie.
Distribuzione delle temperatura in funzione della zona. (Karl, T.R., J.M. Melillo, and T.C. Peterson (eds.). 2009. Global Climate Change Impacts in the United States. Cambridge University Press, New York.)
L'effetto isola di calore può far sentire le persone più a disagio nelle afose serate estive, ma non è considerato un fattore di accelerazione dello scioglimento delle calotte polari.
L'effetto “isola di calore” è causato da:
• Riduzione della radiazione notturna del calore assorbito durante il giorno. Le strutture in cemento e acciaio che costituiscono la città agiscono come una coperta che mantiene il calore assorbito durante la giornata.
• Concentrazione di luce che si riflette dalle superfici verticali.
• Restrizione di percorsi conduttivi e convettivi per la fuga del calore in quelli che sono effettivamente canyon urbani.
• La concentrazione locale dei gas serra determina un maggiore assorbimento di calore dalla terra.
• Generazione di calore locale da automobili, condizionatori d'aria e industria.
Più del 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane, con un numero che si avvicina al 75% nei paesi occidentali. Di conseguenza, molte persone stanno vivendo con maggior disagio l'aumento delle temperature locali in quanto possono influire sulla loro salute e comfort, ma questo non è correlato al riscaldamento globale.
Per evitare di falsare le misurazioni della temperatura globale, le stazioni di temperatura considerate urbane sono escluse dal set di dati.
Il Riscaldamento Accelerato dell’Artico: Cause e Conseguenze
Negli ultimi decenni, l’Artico ha sperimentato un riscaldamento a un ritmo molto più veloce rispetto all’Antartide e al resto del pianeta. Questo fenomeno, noto come amplificazione artica, è il risultato di una serie di fattori interconnessi che contribuiscono a un ciclo di riscaldamento accelerato.
Uno dei principali fattori è la riduzione dell’albedo. L’albedo è la capacità di una superficie di riflettere la luce solare. Il ghiaccio e la neve riflettono la maggior parte della luce solare. Tuttavia, quando il ghiaccio si scioglie, vengono esposte superfici più scure come l’oceano o la terra, che assorbono più calore. Questo aumento dell’assorbimento di calore accelera ulteriormente il riscaldamento e lo scioglimento del ghiaccio.
Il trasferimento di calore gioca anch’esso un ruolo significativo. L’oceano Artico, relativamente piccolo e circondato da terre, facilita il trasferimento di calore dall’oceano all’atmosfera. Questo contribuisce a un riscaldamento più rapido rispetto all’Antartide, che è un continente circondato da un vasto oceano. Le correnti oceaniche e atmosferiche intorno all’Antartide tendono a isolare il continente dagli effetti del riscaldamento globale, rallentando il riscaldamento rispetto all’Artico.
Infine, le differenze geografiche tra l’Artico e l’Antartide sono fondamentali. L’Antartide è un continente coperto da una spessa calotta glaciale, che agisce come un isolante termico. Questo, insieme all’isolamento creato dalle correnti oceaniche e atmosferiche, rallenta il riscaldamento del continente antartico.
Quali sono gli impatti più significativi del riscaldamento globale su specifiche regioni come l'Africa, l'Asia meridionale o le piccole isole?
Il riscaldamento globale sta avendo e avrà impatti sempre più significativi su diverse regioni del mondo, con conseguenze spesso drammatiche per gli ecosistemi, la biodiversità e le popolazioni locali.
L'aumento delle temperature e la riduzione delle precipitazioni stanno intensificando la siccità e la desertificazione in molte parti dell'Africa, minacciando la produzione agricola e l'accesso all'acqua. Le regioni costiere africane sono particolarmente vulnerabili all'innalzamento del livello del mare, che causerà l'erosione delle coste, l'intrusione salina nelle acque dolci e lo spostamento di intere comunità. La savana africana, una delle regioni più ricche di biodiversità al mondo, è particolarmente minacciata dai cambiamenti climatici, con la scomparsa di molte specie animali e vegetali.
L'Asia meridionale è una delle regioni più calde del mondo e le ondate di calore stanno diventando sempre più frequenti e intense, con gravi conseguenze per la salute umana e l'agricoltura. L'aumento delle precipitazioni e lo scioglimento dei ghiacciai himalayani stanno provocando inondazioni sempre più frequenti e devastanti, che colpiscono milioni di persone. La regione himalayana, un importante serbatoio di biodiversità, è minacciata dallo scioglimento dei ghiacciai e dai cambiamenti climatici, che stanno alterando gli ecosistemi montani.
Le piccole isole sono particolarmente vulnerabili all'innalzamento del livello del mare, che potrebbe sommergere completamente alcune di esse e rendere inabitabili altre. L'aumento dell'anidride carbonica nell'atmosfera sta causando l'acidificazione degli oceani, che minaccia la sopravvivenza dei coralli e di molte altre specie marine. Le piccole isole sono esposte a un rischio maggiore di eventi meteorologici estremi, come uragani e tempeste tropicali, che possono causare danni ingenti.
State of the climate in 2020, Special Supplement to the Bulletin of the American Meteorological Society, Vol. 102, No. 8, August 2021
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