FILATELIA. Emissione filatelica dedicata alla giornata mondiale delle zone umide

 

Paludi, torbiere, distese di acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata: sono le zone umide e a loro è dedicata la Giornata Mondiale del 2 febbraio, per celebrare luoghi fondamentali per la conservazione della biodiversità terrestre, ma anche tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta, tra pressione antropica e riscaldamento globale. Nell’ultimo secolo, oltre il 64% delle zone umide sono scomparse.

Non solo non sono stati raggiunti gli obiettivi di fermare la perdita di biodiversità entro il 2010, ma addirittura, secondo dati Ispra, il tasso di declino e perdita di alcune popolazioni di specie legate agli ecosistemi acquatici è quadruplicato dal 2000 a oggi. La tutela delle zone umide a livello mondiale è stata sancita il 2 febbraio 1971 dalla Convenzione di Ramsar, che è sottoscritta oggi da 168 Paesi.

Per festeggiare, la Nuova Zelanda ha scelto come simbolo il cigno nero.

Il cigno nero era un uccello nativo della Nuova Zelanda infatti è stato trovato nelle tombe Maori. Quando gli europei arrivarono in Oceania provocarono l'estinzione del cigno. Nel 1860 furono reintrodottii. Anche se reintrodotto, gli scienziati ritengono che il cigno nero sia una specie autoctona della Nuova Zelanda. 

 

 

 

 

 

 

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