In “The Core” il rischio di distruzione del pianeta da rischiose sperimentazioni degli scienziati militari.

 

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Il film “The Core”, ovvero Il nucleo, è uno dei tanti film "catastrofisti".  Il rischio di distruzione del pianeta non deriva dalla natura ma dalle rischiose sperimentazioni degli scienziati che lavorano per l'establishment militare.

Il film

The Core è un film di fantascienza del 2003 diretto da Jon Amiel.

La catastrofe incombente, arresto della rotazione del nucleo e conseguente azzeramento del campo magnetico terrestre, pare sia stata causata da un'arma dei militari che può anche causare terremoti sebbene all'inizio sia stata ufficialmente addebitata al riscaldamento globale.

Il campo elettromagnetico intorno al pianeta sta collassando perché il nucleo esterno della Terra ha smesso di ruotare. A causa della progressiva scomparsa del campo elettromagnetico, non vi sarà più alcuna protezione contro le radiazioni cosmiche, che potranno letteralmente "arrostire" il pianeta.  

Ma un originale inventore da anni ha in progetto una nave capace di penetrare nel sottosuolo per mezzo di un potente sistema di laser e ultrasuoni in grado di fondere e perforare la roccia, battezzata "Virgil", ed anche un materiale noto come "Unobtainium", che è estremamente resistente a qualsiasi tipo di sollecitazione e, impiegato per il rivestimento esterno della nave, riesce a convertire le elevate temperature e pressioni presenti all'interno della Terra in energia per la nave.

Questa nave sarà l’unica possibilità per salvare la Terra.

“The Core” e le idee complottistiche

L'arma del film The Core è il progetto segreto "DESTINO" (Dispositivo Energia Sismica Terrestre Interna Ondulatoria), legato ad un enorme macchinario situato in Alaska, che può anche causare terremoti artificiali.

E’ opinione di alcune persone, tra questi anche il fisico brasiliano Fran De Aquino, che il film si ispiri ad una macchina chiamata riscaldatore ionosferico (HAARP & company).

La base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska. (credit Michael Kleiman, US Air Force)

Le forze armate statunitensi sarebbero impegnate da anni in ricerche scientifiche per riuscire a modificare il clima a loro piacimento.

La base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska, dove è installata una serie di 180 piloni d’alluminio alti 23 metri, disposti su un rettangolo di 12×15 elementi. 

Un riscaldatore ionosferico invia onde ad alta frequenza e alta intensità contro la ionosfera. La parte più bassa di questa, la cosiddetta regione D della ionosfera, è ricca di elettroni, la cui temperatura viene aumentata dalle suddette radiazioni elettromagnetiche.

L'impianto HAARP è in grado di inviare onde radio nella ionosfera. Le onde, colpendo la ionosfera, la riscaldano causando delle leggere perturbazioni, simili a quelle provocate dalla radiazione solare, ma notevolmente più deboli. 

Nel maggio 2013 l'impianto ha cessato ogni attività ed è stato chiuso. La causa della chiusura è stata la mancanza dei fondi necessari per coprire gli alti costi di gestione dell'impianto, pari a circa 300 000 dollari al mese; inoltre, i generatori diesel che alimentavano il complesso non rispettavano il Clean Air Act (la normativa statunitense del 2011 contro l'inquinamento), e adeguarli sarebbe risultato troppo costoso.

Dopo circa due anni di inattività forzata, a metà agosto 2015, il generale dell'U.S. Air Force Tom Masiello ha stretto un accordo con Brian Rogers e Bob McCoy, dell’UAF (University of Alaska Fairbanks), siglando il passaggio definitivo di HAARP dalle mani dei militari a quelle dell’Istituto di Geofisica.

Nel 2003 le idee complottiste ritenevano che la struttura fosse in grado di generare onde a bassissima frequenza (ELF) in grado di interagire con gli ioni presenti nelle fasce di Van Hallen. L’effetto è una possibile interazione  fra il campo elettrico e il campo gravitazionale provocando una riduzione della gravità sopra una certa area della terra.

Tale diminuzione di gravità porta ad una diminuzione della pressione della colonna d'aria posta sopra tale area della superficie terrestre generando un effetto che può portare ad un sollevamento della terra. Secondo i calcoli del professor De Aquino un riscaldatore ionosferico può causare persino un terremoto del 9° grado della scala Richter.

Nel film, il macchinario del progetto DESTINO si trova in Alaska laddove si trovano le antenne del progetto HAARP.

In realtà esistono altri progetti simili

Norvegia: progetto europeo EISCAT (potenza 1000 Megawatt, ovvero un miliardo di watt)

Stati Uniti: HIPAS, vicino a Fairbanks (Alaska)

Porto Rico: Arecibo Observatory

Russia: progetto SURA, vicino a Nižni Novgorod (potenza 190 Mehawatt)