Un’indagine della rivista Eubios rivela che  nei prossimi anni gli investimenti nell’edilizia verteranno sulla green building.

 

Il settore delle costruzioni ha subito un continuo e inarrestabile abbassamento degli investimenti, che ha portato ad una ulteriore flessione di più del 6% nell’ultimo trimestre del 2013. E’ il quadro

settoriale che emerge dai risultati dell’indagine condotta dall’Ance presso le imprese associate e dagli indicatori relativi alle costruzioni che continuano a segnare andamenti negativi.

Unico ambito di investimento delle costruzioni che registra un segno positivo è quello della manutenzione straordinaria, grazie soprattutto alla proroga e al temporaneo potenziamento degli incentivi fiscali relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica.

È evidente che gli edifici da ristrutturare sono concentrati nelle classi energetiche basse, a differenza dei pochi nuovi, inoltre all’aumentare del pregio dell’edificio c’è una corrispondente diminuzione della classe energetica a conferma del fatto che alla base di un edificio efficiente c’è un edificio di qualità.

Lo studio condotto dai docenti della SDA Bocconi sul mercato immobiliare e sulle certificazioni green nasce dall’interesse di valutare gli eventuali benefici economici che possono derivare dall’applicazione di certificazioni di sostenibilità in edilizia e prenderne consapevolezza non facendo della sostenibilità solo una moda del momento ma un nuovo modo di progettare e realizzare.

Le conclusioni di tale indagine portano di certo a confermare l’esistenza di premialità associate al green e la possibilità di spunti di ottimismo per il futuro legati proprio all’applicazione della sostenibilità, spunti che nascono anche dalla contingente crisi immobiliare in corso.

Al fine di approfondire l’importanza dei materiali sostenibili nella progettazione di un edificio BIOSOST ha intervistato un campione di architetti al fine di comprendere l’importanza della bioarchitettura negli edifici di nuova costruzione.

Il 64% degli intervistati ritiene molto importante l’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale mentre il restante 36% ritiene questo fattore abbastanza importante. In ogni caso l’81% degli architetti ritiene importante il settore dell’edilizia sostenibile.

Attualmente si stanno affermando edifici a basso consumo energetico, la cui costruzione è sollecitata e incentivata dalle recenti normative sul risparmio energetico, l’energia spesa per la fase di costruzione ha acquisito un ruolo sempre più importante.

Per gestire una politica di miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici è indispensabile disporre di adeguati strumenti di valutazione del loro impatto sia nella fase di edificazione che in quella di utilizzo.

Alla domanda su quanto è importante il bilancio dell’anidride carbonica nella progettazione degli edifici, il 58% degli intervistati ritiene poco o per nulla importante il bilancio dell’anidride carbonica. Contrariamente a quanto avviene nei paesi del nord Europa al momento, in Italia, non è sentita l’esigenza di costruire a emissione zero.

Se si considera che ci sono oltre 160 milioni di edifici in Europa, che in tutto assorbono il 40% dell'energia primaria, e' facile dedurre che le nostre case sono responsabili di una buona parte delle emissioni di CO2, e contribuiscono alla nostra dipendenza energetica: basti pensare che l'Europa importa il 51% del suo fabbisogno di gas.

Gli edifici sono fra le principali fonti di emissioni di CO2, ma possiedono un enorme potenziale di risparmio energetico ancora inesplorato.

In definitiva la costruzione di un edificio deve essere fatta nell’ottica di bassi consumi energetici ma anche preferire materiali che abbiano un carico ambientale il più basso possibile.

 


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