Gli scienziati affermano che alcune sostanze chimiche, non controllate dal trattato delle Nazioni Unite progettato per proteggere lo strato di ozono, stanno contribuendo alla riduzione dell'ozono.

 

Il diclorometano agisce nella stratosfera inferiore, causando un maggiore impatto sul clima rispetto ai proibiti CFC.

Il diclorometano potrebbe essere il nuovo nemico da battere negli sforzi per il recupero dello strato di ozono. Si tratta di una sostanza chiamata di breve durata (VSLS suo acronimo in inglese), vale a dire che il gas agisce nella troposfera in quanto il suo tempo di vita è inferiore ai sei mesi. Le sostanze VSLS possono essere di origine naturale o artificiale.

Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che la concentrazione atmosferica di queste sostanze è in aumento, come risulta da uno studio pubblicato sulla rivista 'Nature Geoscience'.

 

Come il VSLS esaurisce l'ozono

 

La ricerca, condotta da ricercatori presso l'Università di Leeds (UK), ha concluso che il diclorometano è in rapido aumento. Il problema è che questa sostanza non è fra quelli vietati dal protocollo di Montreal del 1989. Il trattato prevedeva la graduale eliminazione dei clorofluorocarburi (CFC) e degli idroclorofluorocarburi (HCFC) nell'atmosfera. Ryan Hossaini, dell’Università di Leeds e autore principale dello studio, avverte che se si continua ad utilizzare in modo crescente il diclorometano e altre sostanze di breve durata, questo potrebbe compensare ciò che è stato realizzato finora protocollo di Montreal.

 

Queste sostanze di vita molto breve (VSLS) possono derivare da fonti naturali e industriali, e non sono controllate dal protocollo di Montreal delle Nazioni Unite, perché storicamente queste sostanze chimiche hanno sempre contribuito poco alla distruzione dell'ozono.

 

Per determinare l'impatto delle sostanze VSLS sull’ozono e sul clima, i ricercatori hanno usato un modello al computer 3D dell'atmosfera e analizzato le misure di queste sostanze nell'atmosfera registrate dall’Oceanic Administration negli ultimi due decenni.

Sebbene la distruzione dell'ozono derivato da queste sostanze è ancora piccolo rispetto a quello provocato dai gas di lunga durata, come CFC e HCFC, potrebbero diventare un  problema.

I VSLS distruggono l'ozono nella bassa stratosfera e ogni molecola di ozono che viene persa in questa regione ha un impatto molto maggiore sul clima di una molecola distrutta nei più alti strati dell’atmosfera.

 

Secondo Hossaini, in questo momento non è chiaro quale siano le cause che stanno guidando la crescita di VSLS di origine artificiale, ma si pensa che potrebbero essere dovuti in parte al fatto che il diclorometano viene utilizzato nel processo di produzione di alcuni HFC (idrofluorocarburi), non dannosi per l’ozono e che sono stati sviluppati per sostituire i CFC.

 

Serie temporale dell'ozono sopra il Polo Sud. Il rosso indica livelli normali o alti, e blu, zone impoverito

 

E’ noto che i CFC sono la principale causa del buco nello strato di ozono sopra l'Antartide. Queste sostanze sono state inventate negli anni '20 del secolo scorso e sono state utilizzate  per la refrigerazione e per i propellenti aerosol in prodotti come deodoranti e lacca per capelli. La loro eliminazione è stata decisa da un protocollo internazionale, Montreal, entrato in vigore nel 1989. Tuttavia, sembra che, mentre da un lato sono stati proibiti questi composti, l'industria crea nuovi gas nocivi non inclusi nel protocollo. In questo senso, una ricerca della University of East Anglia (Regno Unito) ha trovato in atmosfera sette nuovi gas artificiali che distruggono lo strato di ozono.

 

Fonte Nature Geoscience


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