Il dirigibile fantastico di Méliès va nello spazio in “Le dirigeable fantastique, ou le cauchemar d’un inventeur”

 

I dirigibili vennero inventati dai francesi nel 1850, sostituendo a poco a poco le mongolfiere. Nel 1900 il tedesco Ferdinand von Zeppelin inventò il dirigibile ad armatura rigida, che sostituì gli antichi palloni aerostatici a zavorra. Méliès rappresenta la sua macchina volante.

#cinema

Nel film di Méliès, uno scienziato si addormenta nel laboratorio e sogna di essere trascinato nello spazio da una macchina volante di sua invenzione. Incapace di governare la rotta, l’uomo assiste impotente all’avvicinarsi di una cometa. La collisione provoca una fragorosa fiammata e lo scienziato si risveglia di colpo. Ancora in preda allo spavento, l’uomo distrugge tutte le carte contenenti il progetto del dirigibile. Méliès riprende lo schema narrativo, impostato sul meccanismo del sogno, già sperimentato nella “Luna a un metro”, e tratteggia una nuova figura di bizzarro inventore che si arrende di fronte al timore di non riuscire a controllare il parto del suo ingegno. L’effetto è comico, ma lo spunto riflette l’atteggiamento mentale di un pubblico che non ha ancora familiarizzato con le prospettive più rivoluzionarie del progresso.

Il film è una sorta di racconto ispirato a Icarus. Invece di volare verso il sole con ali di cera e di piume, il nostro inventore cerca di conquistare le nuvole con una nave volante, ma una cometa distrugge tutte le sue ambizioni.

Il mondo del 1905 aveva già visto l’invenzione dell’automobile, della lampadina, del telegrafo, del telefono, dell’immagine ... è facile immaginare che un bel numero di persone si chiedeva dove questo carosello pazzo di nuova tecnologia stava portando il mondo.

Alla fine, questo è un racconto di ansia e follia.

 

"Le dirigeable fantastique, ou le cauchemar d'un inventeur" di Georges Méliès del 1906

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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